Addio a Madre Elvira, una vita per gli ultimi nella Comunità Cenacolo
La suora 86enne si è spenta nella sua abitazione in valle Bronda. In quarant’anni ha aperto oltre 70 comunità, accogliendo tossicodipendenti e persone in difficoltàRita Agnese Petrozzi, conosciuta come Madre Elvira, è morta questa mattina, a 86 anni, assistita dalle suore della Comunità Cenacolo, nella piccola casa a Bramafarina, tra Saluzzo e Pagno, in valle Bronda, dove risiedeva da alcuni anni, in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Nata a Sora, in provincia di Frosinone, nel 1937, “figlia di gente povera”, come si definiva lei stessa, emigrata ad Alessandria, a 19 anni entrò in convento a Borgaro Torinese, tra le suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, dove diventò suor Elvira.
La svolta, nel luglio 1983, quando ricevette le chiavi di una villa diroccata sulla collina di Saluzzo, che trasformerà nella Comunità Cenacolo, un luogo dove verranno accolti gli “ultimi”: tossicodipendenti, disagiati, ragazzi in difficoltà. In 40 anni suor Elvira ha aperto oltre 70 comunità in tutto il mondo e sono decine di migliaia le persone accolte in tutti questi anni.
Ha incontrato papi e cardinali, impressionandoli con la sua umanità e il suo “fuoco” negli occhi. “La preghiera è un dono di Dio - diceva -. È un regalo. Ho voluto che anche i giovani che accoglievo potessero non solo sentire parlare di Dio, ma vedere la sua paternità concreta”.
Redazione
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