Bagnolo Piemonte, pregiudicato marocchino alla sbarra per aggressione e rapina
Vittima un cittadino cinese colpito dal 26enne con pugni e morsi mentre si trovava nel suo ortoUn pomeriggio come tanti trascorso nel suo orto, in un’area di aperta campagna nel comune di Bagnolo Piemonte che si raggiunge facendo un pezzo di strada sterrata. Niente di strano che in un posto del genere X.W., cittadino cinese immigrato nella ‘Chinatown del Monviso’, si sentisse sicuro a lasciare un portafoglio con 500 euro e i suoi documenti nella tasca del giubbotto, poggiato sul motorino.
Una tentazione a cui il 28 settembre 2017 non avrebbe saputo resistere il pregiudicato 26enne di nazionalità marocchina M.H., che secondo la denuncia dell’uomo si sarebbe avvicinato per strappargli dalla giacca prima il telefonino e poi i soldi. I due si sarebbero strattonati a vicenda per un bel po’, al punto che il cinese, colpito in volto, avrebbe perso anche un dente. Il malcapitato, dopo aver recuperato il suo cellulare, avrebbe poi deciso di mollare la presa di fronte a un aggressore che dopo avergli morso un dito cercava di colpirlo in testa con un ramo. Prima che se ne andasse, X.W. lo aveva pregato di lasciargli almeno i documenti e il permesso di soggiorno.
Al loro arrivo, all’incirca mezzora dopo, i Carabinieri di Barge avevano trovato la vittima in compagnia del figlio, unico a poter tradurre le sue parole in italiano. Secondo quanto riferito dall’aggredito, il giovane dopo averlo rapinato e malmenato si sarebbe diretto in bicicletta verso la frazione Villaretto: lui però affermava di averlo già visto in passato a Bagnolo, in un esercizio commerciale gestito da cinesi, e sosteneva che sarebbe stato in grado di riconoscerlo.
Il maresciallo Davide Martilla, che aveva raccolto la denuncia, ha ricordato in tribunale di aver subito collegato la descrizione del sospettato a una persona con cui aveva già avuto a che fare in passato: “Circa un anno prima dei fatti avevo ricevuto l’esposto di un’anziana di Barge, che si era lamentata perché questo giovane, dopo aver svolto alcuni lavoretti nella sua abitazione, continuava a presentarsi davanti a casa sua con continue richieste di denaro, avanzate anche con fare molesto”.
Il prossimo 17 luglio verranno ascoltati l’ultimo teste e l’imputato, prima della sentenza.
a.c.
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