Barge, svoltando con l’auto mandò fuori strada il furgone che lo sorpassava: ora è a processo per lesioni
L’imputato era al telefono al momento dell’incidente e guidava senza assicurazione. Il conducente dell’altro veicolo sfondò il parapetto di un ponteToccherà al giudice dirimere la controversia tra due automobilisti coinvolti in un grave incidente alle porte di Barge.
I due, entrambi residenti a Cavour, erano diretti verso il centro della valle Infernotto la mattina del 4 dicembre 2018. In prossimità di Ponte Grana l’imputato P.O., alla guida di un’auto, aveva svoltato a sinistra investendo il furgone guidato dall’altro uomo che proprio in quel momento si accingeva a superarlo. Il furgone era finito fuori strada, sfondando il muretto contenitivo di un ponte e cadendo nel torrente in secca sottostante da un’altezza di circa quattro metri dopo essersi ribaltato.
Per l’autista del mezzo, titolare di un’attività commerciale a Barge, le conseguenze si erano rivelate piuttosto gravi: frattura scomposta alla rotula e uno stop lavorativo forzato di sette mesi. L’uomo, costituitosi parte civile, non è mai stato risarcito perché l’auto guidata da P.O. era risultata essere priva di assicurazione. In tribunale ha ricostruito così la dinamica dei fatti: “Ero in un tratto rettilineo sulla statale, l’auto davanti a me andava molto piano, all’incirca ai 40 km/h, tanto che credevo fosse in panne. Ho messo la freccia per sorpassarla anche perché sembrava stesse accostando sul ciglio della strada, invece ha svoltato sulla sinistra prendendomi in pieno e buttandomi giù dal ponte”.
Dai successivi rilievi dei carabinieri è emerso tuttavia che in quel tratto di strada vigeva il divieto di sorpasso: “Non si capiva se la striscia fosse continua o discontinua - ha replicato la parte offesa - perché era molto scolorita: le strisce sono state rifatte solo a maggio 2019 per il passaggio del Giro d’Italia”. Uno dei militari intervenuti dalla stazione di Revello ha confermato di aver riscontrato l’infrazione: “La striscia longitudinale continua era visibile in pieno giorno, oltretutto il furgone si stava avvicinando a un ponte e a un’intersezione segnalata da un cartello”. Il verbale a carico del commerciante, ha riferito il legale di parte civile, era stato annullato in seguito dal giudice di pace.
Nei confronti di P.O. invece erano state evidenziate irregolarità riguardanti lo stato dell'auto: oltre a non essere assicurato, il veicolo non era stato sottoposto a revisione. Il conducente aveva ammesso inoltre di essere impegnato in una conversazione al cellulare al momento dell’urto, aggiungendo però di avere con sé gli auricolari. La circostanza è stata evidenziata anche dall’altro guidatore: “Mentre lo sorpassavo mi sono accorto che P.O. era chino sul volante, sembrava stesse telefonando”.
Il processo è stato rinviato al 20 maggio 2021 per ascoltare i testi di difesa e parte civile.
a.c.
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