Il fidanzato online pretende soldi e minaccia: lei lo denuncia per estorsione
Più di mille euro in ricariche da una ragazza appena maggiorenne, prima innamorata e poi spaventata: “Diceva che mi avrebbe tagliato la gola”È una storia nata e finita sul web, come sempre più spesso accade tra ragazzi giovanissimi. Lei, appena maggiorenne, abita in un paese a pochi chilometri da Saluzzo. Lui, più grande, in provincia di Catania, a Riposto. A farli conoscere era stata una chat di Whatsapp, dedicata a una serie tv: “Non so chi mi abbia aggiunta, - racconta la giovane - quando sono entrata non avevo nessun numero salvato. Però sono rimasta perché era un periodo in cui stavo cercando di fare amicizie”.
C’erano persone da tutta Italia, dice, alla sera si organizzavano giochi di società. “Ho conosciuto questo ragazzo, all’inizio ha scritto lui perché io sono una persona chiusa”: su Instagram e Facebook aggiungeva solo conoscenti reali, precisa. I primi messaggi da Joe, come si faceva chiamare, li riceve qualche giorno prima di compiere diciott’anni. Poi i due continuano a scriversi, lui le rivela di essere attratto, lei risponde di considerarlo solo un amico, ma a poco a poco cambia idea: “Mi faceva sentire importante”. G.C., queste le iniziali del vero “Joe”, le racconta di essersi innamorato perché lei gli ricorda la ragazza che avrebbe voluto sposare, morta in un incidente stradale dopo un lungo fidanzamento. Le dice anche di avere un sogno nel cassetto, quello di andare a Roma e fare un provino musicale: ma i genitori glielo impediscono, spiega. Perciò gli servono soldi.
Le prime richieste di denaro sono legate a ricariche telefoniche di “emergenza”. Il fidanzato online racconta di essere rimasto senza soldi, assicura che è solo un prestito. La ragazza non invia niente, la prima volta: “Dopo un po’ ha cominciato di nuovo a chiedermi soldi con la stessa scusa, ma girando i dati della Postepay di sua sorella: subito ho detto di no, poi siccome mi sentivo in colpa ho accettato”. Si sentiva in qualche modo obbligata, aggiunge, perché aveva accettato di impegnarsi sentimentalmente: “A un certo punto ho deciso di smettere, magari dicevo di aver fatto una ricarica quando non era vero e lui si sentiva preso in giro. Iniziava a minacciarmi e insultarmi in modo pesante”.
“Joe” cerca perfino di convincerla a pagare l’affitto di una casa per loro due, dove dovrebbe raggiungerlo in Sicilia: “Dissi di no perché non sono capace di mentire ai miei genitori, sarei stata scoperta subito”. Nel frattempo, però, di soldi ne ha già inviati, e tanti: in totale qualcosa di meno di duemila euro, ammette, ma quelli sborsati sotto minaccia sono un migliaio. Nell’ultimo periodo succede più volte: “Con messaggi vocali diceva che sarebbe venuto qui e avrebbe ‘rotto il c… a tutti’, che mi avrebbe ‘tagliato la gola’”. Lui in realtà non sa nemmeno in quale comune abiti la “fidanzata”, perché lei non l’ha mai voluto rivelare. Inizia però a temere per le conseguenze della vicenda: “A casa ero molto cupa e cercavo di nascondere le cose ai miei genitori, ma dopo un po’ se ne sono accorti”.
Sono loro, alla fine, che la spingono a confidarsi e poi la inducono a denunciare per estorsione chi la minacciava, dopo averle detto di amarla. A un certo punto, dice la vittima del presunto raggiro, lui prova anche a rassicurarla: “Ha detto che mi aveva rimandato tutti i soldi indietro, in effetti aveva spedito la ricevuta di un bonifico bancario. Quando però l’ho portato ai carabinieri, mi hanno spiegato che era falso”.
Il prossimo 17 marzo si prevede di chiudere il primo capitolo giudiziario della vicenda, con l’eventuale esame dell’imputato e la discussione.
Redazione
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