Il lupo di Pontechianale sarebbe stato investito: probabile la chiusura del fascicolo
Dopo l’esame necroscopico si ipotizza che l’animale, lasciato appeso a un cartello in frazione Villaretto, non sia stato vittima di bracconaggioNon sarebbe vittima di bracconaggio, ma di un investimento stradale, il giovane esemplare di lupo trovato appeso per il collo in borgata Villaretto di Pontechianale, lo scorso 29 luglio.
La carcassa era stata rinvenuta nella mattinata, senza alcun messaggio che rivendicasse un’uccisione. Fin dai primi accertamenti i Carabinieri Forestali avevano ritenuto plausibile che non si trattasse di un’impiccagione. Rimaneva il dubbio se fosse stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco o invece rinvenuto già morto e quindi appeso. L’esame necroscopico, eseguito dall’ospedale veterinario di Torino su indicazione della Procura di Cuneo, parrebbe propendere per questa seconda ipotesi.
Se venisse confermata questa risultanza, verrebbero meno i presupposti per perseguire gli autori materiali del gesto per il reato di uccisione di animali, punito con la reclusione da quattro mesi a due anni quando si cagioni la morte di un animale “per crudeltà o senza necessità”.
Il ritrovamento del lupo aveva riacceso la polemica sulla presenza dei predatori nelle valli cuneesi. A documentare per primo l’accaduto, con un’immagine e una didascalia, era stato il gruppo Facebook ruralpini. Nei commenti, numerosi iscritti del gruppo - dedicato all’agricoltura di montagna e al ripopolamento delle aree interne - inneggiavano alla morte del lupo. Non è comunque la prima volta che si verificano incidenti analoghi nella zona: nel 2017 un esemplare di circa due anni e mezzo era stato investito sul lungolago di Pontechianale.
Redazione
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