Le mucche sconfinano, la lite tra margari finisce a bastonate: a processo un 77enne
L’anziano ha ammesso di aver colpito l’allevatore “rivale” sui pascoli di Paesana: “Mi sono difeso”. In quattro avevano bloccato l’auto su cui viaggiava l’aggreditoHa ammesso di aver colpito il suo giovane rivale con un picchetto preso dalla recinzione del pascolo, ma, dice lui, solo “per difendermi”. P.M., classe 1946, è a processo per l’aggressione nei confronti di un altro allevatore: un episodio avvenuto nel giugno del 2020 sulle alture di Paesana, dove entrambi portano i loro animali.
Questioni “tra colleghi”, nello specifico legate a un’invasione di terreno da parte di alcune mucche. L’aggredito, quel giorno, era salito al pascolo insieme al fratello tredicenne e a un cugino. Mentre i margari stavano conducendo la mandria verso la strada, una decina di animali avevano rotto il filo della recinzione ed erano finiti in un pascolo vicino. “Dopo aver fatto passare la mandria sono tornato per togliere la recinzione e due auto mi hanno bloccato la strada” ha spiegato la persona offesa. A bordo c’erano P.M. con la moglie e due loro amici nell’altra vettura: “Prima mi hanno aggredito a parole, poi mi hanno accerchiato e strattonato. Non sono riuscito a raggiungere la mia auto, ma comunque era bloccata dalle loro. Mentre gli altri mi tenevano per la maglietta, ho visto P.M. prendere un bastone. Mi ha colpito alla testa da dietro, poi mi sono girato e lui mi ha dato altre bastonate”. Al pronto soccorso gli sarebbero state refertate ferite guaribili in cinque giorni.
Tra i due gruppi c’erano già stati attriti in precedenza, sempre per via degli sconfinamenti. In particolare una causa dal giudice di pace e più di recente una discussione che aveva coinvolto un altro allevatore, indicato come proprietario dell’alpeggio su cui P.M. faceva pascolare le sue mucche: “Mi aveva minacciato dicendo ‘prima o poi ti prendo’. Io gli avevo risposto che potevamo benissimo parlarne se c’era da aggiustare qualcosa”. Il cugino e il fratello minore della persona offesa hanno confermato di aver assistito alle percosse dall’interno della loro auto. Il ragazzino, in particolare, ne era rimasto impressionato: “Dopo quello che è successo per oltre un mese non sono più andato al pascolo, avevo paura”.
Il 77enne accusato non ha negato di aver percosso il vicino, ma ha fornito una versione diversa dell’accaduto: “Ho afferrato un picchetto dopo che lui mi aveva già percosso su una spalla con il suo bastone, l’ho fatto per difendermi”. Nessuno, a suo dire, avrebbe accerchiato e tenuto fermo l’altro margaro: “In passato - ha ammesso l’imputato - avevamo già subito danni perché i vicini non mettevano il filo elettrico”. Al 14 settembre è fissata la discussione del caso.
a.c.
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