L’ex fidanzata vuole abortire, lui viola il suo profilo Facebook per dirlo a tutti: condannato
L’uomo aveva confermato con un messaggio vocale di essere l’autore della falsa ‘confessione’ sul socialUna vendetta pianificata contro la ex, che dopo aver saputo di essere rimasta incinta aveva deciso di chiudere la loro relazione e di non portare avanti la gravidanza. La giovane saluzzese aveva anche fissato l’appuntamento per l’aborto, indicando a lui un’altra data: il mattino stesso, però, sul suo profilo di Facebook era comparso un post in cui annunciava a tutti la sua decisione.
“Ho trovato un sacco di notifiche, commenti di amici che approvavano o disapprovavano la mia scelta” ha raccontato in tribunale la ragazza, finita suo malgrado al centro di un dibattito che non avrebbe mai voluto suscitare. A farla sospettare che l’artefice della ‘confessione’, subito cancellata, fosse in realtà il suo ex compagno era stato un particolare: il post risultava inviato da un iPhone, mentre lei aveva in uso un cellulare Android. “Gli ho chiesto se fosse stato lui a scrivere sul mio profilo e ha confermato, con un messaggio vocale che ho salvato e consegnato ai Carabinieri dopo la denuncia” ha aggiunto la giovane.
Un’ammissione che a distanza di oltre due anni dai fatti è costata a E.P.M. il processo e la condanna per accesso abusivo a un sistema informatico. Ad aggravare la sua posizione il racconto della sua ex fidanzata in aula, che ha parlato degli atteggiamenti persecutori assunti in quel periodo dall’imputato nei suoi confronti: “Il giorno del mio compleanno ho trovato il cancello di casa forzato e un mazzo di fiori. Pochi istanti prima ci eravamo incrociati per strada e ho collegato le due cose. Lo vedevo spesso anche in università e in altri luoghi che frequentavo, nonostante avessi interrotto tutti i contatti e bloccato il suo numero di telefono”.
Il giudice Elisabetta Meinardi ha comminato a E.P.M. la pena di un anno di carcere, equivalente alle richieste formulate dal procuratore capo Onelio Dodero.
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