Maltrattamenti e persecuzioni in famiglia: arrestati due uomini nel Saluzzese
Si tratta di un italiano della valle Po e di un albanese, agivano nei confronti di madre e moglie. Entrambi si trovano al Cerialdo di CuneoNei giorni appena trascorsi, i Carabinieri della Compagnia di Saluzzo, in distinte operazioni, hanno eseguito l’arresto di due uomini ritenuti responsabili di maltrattamenti e atti persecutori nei rispettivi contesti familiari.
Il primo caso è quello di una donna di origine albanese, dimorante a Saluzzo, il cui marito connazionale, fino al mese di ottobre 2018 si era reso protagonista di reiterati episodi di violenze e minacce contro di lei, al punto da essere denunciato e quindi allontanato d’urgenza della propria abitazione. Nonostante la misura applicatagli dal Tribunale di Cuneo, successivamente aggravata dalla stessa A.G. in ragione di alcune violazioni alle prescrizioni, l’uomo ha però continuato a
perseguitare sua moglie, telefonandole continuamente, minacciandola e seguendola in maniera ossessiva per le vie della città. Tali condotte, tutte compiutamente documentate dai Carabinieri hanno determinato l’applicazione da parte dell’Autorità Giudiziaria della custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato quindi prelevato dalla sua abitazione e condotto presso la Casa Circondariale di Cuneo.
Il secondo episodio, invece, si è verificato in un Comune della Valle Po, dove un uomo originario del luogo ha sottoposto per diversi mesi la propria madre convivente a maltrattamenti fisici e morali. L’anziana donna, al culmine dell’ennesimo, grave episodio, ha deciso di denunciare l’accaduto ai Carabinieri riferendo loro che suo figlio, nel contesto delle gravi vessazioni subite, le aveva spesso richiesto del denaro dietro minaccia, impedendole addirittura di richiedere l’aiuto di altre persone. Per queste motivazioni, il GIP presso il Tribunale di Cuneo, su richiesta della locale Procura, valutata la gravità dei fatti e la personalità dell’indagato, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere in relazione ai delitti di maltrattamenti in famiglia, estorsione e violenza privata continuati. L’uomo è stato quindi rinchiuso nel carcere di Cuneo, a disposizione della competente A.G.. Nei giorni successivi l’indagato è comparso dinanzi al giudice per il prescritto interrogatorio di garanzia.
c.s.
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