Multe a pioggia per intascare la provvigione: sotto accusa due funzionari SIAE
I due incaricati avevano elevato decine di contravvenzioni a locali e negozi nel Saluzzese. Ora sono imputati di truffa, abuso d’ufficio e falsoPer i difensori sono due incaricati scrupolosi che hanno fatto solo il loro dovere, a costo di risultare antipatici a molti. Per la Procura, due “furbi” che sfruttando la propria posizione di funzionari della SIAE avrebbero multato decine di commercianti e imprenditori del Saluzzese al fine di intascare la provvigione.
G.M. e M.N., mandatario e verificatore nella zona di Saluzzo per conto dell’ente pubblico che tutela i diritti d’autore, devono ora rispondere dei reati di truffa, abuso d’ufficio e falso per una serie di episodi che vanno dall’ottobre 2015 al marzo 2016. A difenderli ci sono gli avvocati Erik Paleni e Fabrizio Bernardi, mentre contro di loro si sono costituiti come parti civili una delle persone sanzionate, assistita dall’avvocato Francesco Hellmann, e la stessa SIAE con l’avvocato Davide Caliaro.
Gli addebiti contestati dal sostituto procuratore Giulia Colangeli nei confronti di G.M. e M.N. riguardano un elenco di sanzioni “sospette” per cifre tra i 60 e i 285 euro. Nell’ultima udienza del processo il già nutrito elenco di testimoni d’accusa si è arricchito con le deposizioni di altre tre persone, tra cui la titolare di un minimarket alimentare di Costigliole Saluzzo che ha raccontato di essere stata multata da M.N. a causa di una piccola radio posizionata in uno stanzino di disimpegno: “Era in una parte del locale non accessibile al pubblico” ha precisato l’esercente, la quale ha spiegato di aver visto il funzionario in compagnia di una donna non identificata che lo aiutava a ispezionare il minimarket. Alla fine le aveva lasciato un bollettino postale da un centinaio di euro che lei aveva pagato il giorno successivo.
Analoga contravvenzione era stata elevata dieci giorni dopo nei confronti di un bar-trattoria a Barge: “All’ora di pranzo - ha raccontato la titolare - è venuto un signore che si è presentato come ispettore della SIAE. Mi ha fatto firmare un verbale in cui si diceva che avevamo la radio accesa, ma in realtà era spenta”. La donna ha ammesso di non aver controllato, sul momento, il verbale della multa, anche perché in quel frangente il locale era pieno di clienti da servire. In seguito comunque non erano più arrivati solleciti di pagamento.
Al presidente di un’associazione giovanile attiva a Manta il “blitz” della SIAE è stato raccontato da uno dei soci che erano presenti in quel momento: “Nella nostra sede c’erano solo alcuni iscritti che si erano ritrovati per scambiarsi gli auguri di Natale. Era una normale serata conviviale, non un evento dell’associazione. Ciononostante il funzionario ha insistito che si trattava di una festa privata e che quindi doveva sanzionarci, sebbene noi già pagassimo il canone annuale alla SIAE”.
Il 5 maggio 2021 i giudici ultimeranno l’ascolto dei testi nella lista del pubblico ministero.
a.c.
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