Saluzzo, quattro nomadi a processo per un cellulare ricettato
I giovani rumeni, residenti nel campo rom di via Germagnano a Torino, erano stati fermati dai carabinieri dopo una segnalazione su diversi furti effettuati in cittàErano stati fermati al termine di un breve inseguimento dai carabinieri di Saluzzo, già ‘in allerta’ dopo che nella zona erano stati segnalati vari furti.
A bordo dell’auto c’erano quattro nomadi di origine rumena, tutti disoccupati e residenti nel campo rom di via Germagnano a Torino: i fratelli N.O. e M.O., M.F. e C.B., denunciati in concorso per porto d’armi abusivo e per la ricettazione di un iPhone 6 che M.O. aveva con sé al momento del fermo.
Il furto del cellulare era infatti stato denunciato tre settimane prima da un uomo di Torino, che svolgeva volontariato all’interno di un CAF al momento della sparizione dell’oggetto. Tramite il localizzatore, aveva potuto osservare in seguito che il telefonino era finito nel campo rom di via Germagnano.
Oltre alla ricettazione, agli imputati è stato contestato anche il porto d’armi abusivo perché uno degli occupanti del veicolo, non identificato, aveva lanciato un cutter dall’auto in corsa prima che i militari la raggiungessero. Ad alimentare il sospetto che i quattro potessero essere coinvolti in azioni criminali anche il ritrovamento di alcuni capi di abbigliamento: “C’erano quattro paia di guanti da lavoro e un berretto scuro di lana, tipo passamontagna” ha ricordato uno dei componenti della pattuglia.
Il processo è stato rinviato al 3 marzo per la discussione finale e la sentenza.
a.c.
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