Seconda aggressione in pochi giorni nel carcere di Saluzzo
Un detenuto italiano in regime di alta sicurezza ha preso a schiaffi un agente. L’Osapp reclama l’intervento dei parlamentari cuneesi: “Basta con gli slogan”Nel tardo pomeriggio del 9 novembre, presso la casa di reclusione di Saluzzo, un detenuto di origini italiane appartenente al circuito di “alta sicurezza” ha perpetrato un violento attacco ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria. L’aggressione si è consumata con violenti schiaffi al collo e al volto dell’agente, che è stato prontamente assistito.
Immediatamente dopo l’aggressione, l’agente è stato accompagnato presso l’infermeria della struttura carceraria per ricevere le prime cure necessarie. In seguito è stato accompagnato presso l’ospedale di Saluzzo per ulteriori accertamenti, da dove è stato dimesso con sette giorni di prognosi. Leo Beneduci, segretario generale Osapp - organizzazione sindacale autonoma della Polizia Penitenziaria - dichiara che “quanto accaduto è di una gravità inaudita ed è inaccettabile. Chiediamo al provveditore regionale di intervenire con urgenza, affinché presso la casa reclusione di Saluzzo venga ripristinato l’ordine e la sicurezza, in modo che i nostri agenti possano lavorare in serenità e non certo essere aggrediti dai criminali e dai delinquenti. Al tempo stesso chiediamo ai parlamentari della provincia di Cuneo di intervenire per quanto di loro competenza con assoluta urgenza: basta con gli slogan, adesso servono fatti concreti”.
Redazione
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