Verzuolo, tentò di uccidere a coltellate l’ex compagna e sua figlia: condannato un 36enne marocchino
Il duplice agguato a luglio 2019 in frazione Villanovetta. I vicini erano intervenuti dopo aver visto la più giovane delle due donne gettarsi dal balcone per fuggireÈ stato condannato a otto anni, quattro mesi e dieci giorni di carcere il 36enne M.E.R., cittadino marocchino residente a Manta, riconosciuto colpevole del duplice tentato omicidio avvenuto nella notte del 6 luglio 2019 presso le abitazioni popolari Atc di via alle Cascine in frazione Villanovetta, nel comune di Verzuolo.
L’uomo, assistito dall’avvocato Chiaffredo Peirone, ha chiesto il rito abbreviato ed è stato giudicato nel pomeriggio di oggi (giovedì 19 novembre) dal gip Sabrina Nocente. A coordinare le indagini dopo l’arresto in flagranza eseguito dai carabinieri di Saluzzo era stato il sostituto procuratore Alberto Braghin.
Il marocchino aveva aggredito dapprima la figlia della sua ex compagna, per la quale provava forte rancore giudicandola colpevole della fine della relazione. La donna era stata accoltellata più volte alle spalle e al petto, di fronte alle figlie minorenni, prima che potesse trascinarsi sul balcone implorando aiuto. Da qui, si era infine calata nel terrazzo sottostante dove era stata soccorsa da alcuni inquilini del condominio.
Dopo aver scaricato la sua furia sulla prima vittima, M.E.R. si era avventato contro la madre di lei colpendola con un fendente al collo. Anche quest’ultima era riuscita a sottrarsi all’agguato grazie all’intervento dei vicini che avevano trattenuto l’aggressore, il quale continuava a ripetere alla donna di aver ucciso sua figlia. All’arrivo dei carabinieri, M.E.R. era stato trovato ancora in possesso del coltello a serramanico insanguinato, mentre le due donne, in condizioni gravi ma per fortuna non in pericolo di vita, erano state soccorse dal 118 e ricoverate in ospedale.
Andrea Cascioli
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