Racconigi, botte da orbi davanti ai bambini di una palestra
Da anni è guerra aperta, con risse e denunce, fra due residenti del luogo. A processo per un violento alterco anche il padre di uno di loro e un altro imputatoCome nel film ‘I duellanti’ di Ridley Scott, da anni una contesa oppone due cittadini racconigesi per motivi personali che ormai ricordano solo i diretti interessati. Già diverse volte i Carabinieri del paese li hanno separati dopo un diverbio o hanno raccolto le rispettive denunce.
Di uno di questi episodi si è discusso in tribunale a Cuneo dove N.C. e A.T. sono di nuovo imputati insieme, l’uno per lesioni personali e l’altro per lesioni, minaccia e danneggiamento in concorso con il padre D.T.. Ai tre litiganti si aggiunge O.K., un immigrato nordafricano estraneo alla faccenda che sarebbe intervenuto solo per separare i contendenti ma che N.C. accusa di averlo aggredito. Tutti loro, a parte D.T., sono anche parti offese nel procedimento in corso.
Oggetto del processo sono i fatti avvenuti il 23 novembre 2016 davanti a una palestra di Racconigi, dove N.C. si trovava insieme alla moglie e alle sue figlie. Secondo un testimone, la famiglia aveva da poco lasciato la struttura quando ha osservato la donna rientrare trafelata insieme alle bambine: “Diceva che stavano picchiando suo marito. Uscito dalla palestra ho visto i due scambiarsi invettive, separati da un’auto in sosta, poi sono rientrato perché anche i miei figli stavano piangendo spaventati”.
Pochi istanti dopo, però, l’uomo sente un forte rumore, proveniente dalla vetrata trasparente alle sue spalle: “Ho visto N.C. scagliato a terra”. Ai Carabinieri, nell’imminenza dei fatti, aveva raccontato di aver notato anche O.K. prendere parte alla zuffa, ma in aula è sembrato più incerto sul punto.
All’arrivo delle forze dell’ordine i due nemici giurati sono ormai separati, A.T. con il naso tumefatto e N.C. rosso in volto (i referti medici gli assegneranno rispettivamente 15 e 30 giorni di prognosi). L’arrivo sul posto del padre e del fratello di A.T., però, riaccende gli animi. A stento i Carabinieri riescono a far rientrare in macchina N.C. e la sua famiglia, non prima però che l’uomo con cui aveva avuto un violento alterco pochi istanti prima riesca ad aprire lo sportello dell’auto e assestare calci e pugni al guidatore, nonostante il tentativo dei militari e di altri presenti di frapporsi. Padre e figlio proferiscono minacce e colpiscono l’auto, che poi riesce ad allontanarsi.
Oggi in aula erano presenti tre imputati compreso N.C., che nel frattempo sta scontando una pena carceraria. Mancava invece A.T., motivo per cui si è deciso di rinviare l’esame degli imputati al 2 dicembre per aver modo di ascoltare i due protagonisti della vicenda nella stessa udienza.
a.c.
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