Ieri sera il concerto di Motta "Live in trio" al Toselli ha inaugurato Città in note
La rassegna ideata e promossa da Fondazione Artea con il comune di Cuneo prosegue fino al 29 maggioÉ stato il concerto di Motta al Teatro Toselli a inaugurare "Città in note. La musica dei luoghi", rassegna ideata e promossa da Fondazione Artea con il Comune di Cuneo. Il cantautore e polistrumentista toscano, sul palco insieme ai musicisti Giorgio Maria Condemi e Cesare Petulicchio, ha dato vita a un "Live in trio" in cui le canzoni del suo repertorio sono state riarrangiate in una dimensione elettronica unica. La fine dei vent'anni, Ed è quasi come essere felice, La nostra ultima canzone, Del tempo che passa la felicità, Roma stasera e Sei bella davvero sono alcuni dei pezzi in scaletta che hanno ipnotizzato il pubblico ieri sera, dentro il teatro cittadino. Della necessità di rigenerare le canzoni e di dare ai pezzi una nuova veste durante l'esibizione dal vivo per entrare in una dimensione di performance, che è sempre connessa al luogo, al momento e al pubblico ogni volta diversi, e per ricercare quell'effetto di stupore che, oggi, potendo vedere online le esibizioni degli artisti, si è perso rispetto al passato, il cantautore ne ha parlato nel pomeriggio all'interno del Talk About Music di The Youth Factor, ciclo di incontri rivolto ai giovani delle scuole superiori, ideato da Fondazione Artea in collaborazione con Confindustria. Insieme a lui Caterina Caselli (ieri sera il casco d'oro della canzone italiana, e storica discografica del cantautore, era tra gli spettatori in platea). I due artisti si sono confrontati sull'importanza della musica dal vivo raccontando i rispettivi inizi - un viaggio tra aneddoti e ricordi, periodi di gavetta e esibizioni dal vivo - prima del salto professionale e dell'esperienza dei grandi palchi come Sanremo.
"Quando ho iniziato a suonare con la mia band (i Criminal Jokers, ndr) suonavamo per strada come i busker e facevamo concerti nei locali. Non avevamo la convinzione che un giorno ce l'avremmo fatta. Non ci ponevamo proprio il problema perché quello che, per noi, era importante era suonare in giro e quindici anni fa c'erano tantissimi locali. Oggi il grande problema dei ragazzi, a cui consiglierei ovviamente di fare la gavetta, è che molti di questi locali che ti permettevano di andare in giro e farti conoscere non esistono più. Anche qui c'era un festival che adesso non c'è più e che mi hanno appena detto che forse ritornerà, il Nuvolari”.
Oltre ai cambiamenti del mercato discografico e della fruizione della musica, i due artisti hanno affrontato il tema dell'importanza dell'unicità e della sincerità dell'artista ("Quando è uscito il primo disco non avevo grosse aspettative. Ero talmente io che se qualcuno mi avesse detto che non gli piaceva quello che stavo facendo non ci avrei potuto fare niente. Come se qualcuno mi avesse chiesto di cambiare il mio nome perché non gli piaceva Francesco"), caratteristiche indispensabili insieme al talento. E a colpire la Caselli - l'incontro di Motta e della Caselli avvenne tramite Riccardo Sinigallia, produttore del primo disco del cantautore - furono la voce unica e la capacità di distinguersi dell'artista. Quell'unicità che per la Caselli è "una caratteristica molto importante e necessaria nell'omologazione di oggi". “Non devi fare musica di moda perché la musica di moda passa è stata una delle cose più belle che mi ha detto Caterina, una frase che vorrei tatuarmi ogni giorno”.
La rassegna "Città in note. La musica dei luoghi", ideata e promossa da Fondazione Artea con il Comune di Cuneo, nasce per valorizzare attraverso la musica luoghi simbolo del patrimonio storico, culturale e paesaggistico della città. Fino al 29 maggio tanti i concerti, le performance, i talk e i workshop in programma. Sono attesi Tosca (in concerto questa sera al Toselli, alle 21), Alvin Curran (con una performance site specific itinerante venerdì 26, alle 18.30) e molti altri artisti.
Programma: Città in note
Francesca Barbero
CUNEO Nuvolari - motta - Città in note - Caterina Caselli