Cinema Lux, ore 21
Neri Marcorè è il vincitore del Premio Cinematografico Alpi del Mare-Città di Busca
L’edizione 2025 si terrà il 30 marzo al cineteatro Lux. Il riconoscimento è assegnato ogni anno dal Cineclub Méliès e dal Comune a personalità di spicco del cinemaDomenica 30 marzo, il Cineclub Méliès e il Comune assegneranno il Premio Cinematografico Alpi del Mare - Città di Busca 2025 all’attore Neri Marcorè. L’evento si terrà presso il Cine-teatro Lux e sarà un’occasione speciale per celebrare il talento e la versatilità di un artista amato dal grande pubblico.
Istituito nel 2017 in occasione del 70° anniversario del Cine-teatro Lux, il riconoscimento viene assegnato ogni anno a personalità di spicco del mondo cinematografico, capaci di distinguersi per il loro talento e le collaborazioni artistiche di prestigio. Negli anni, il premio è stato conferito a grandi nomi del cinema italiano, tra cui Giuseppe Battiston (2017), Margherita Buy (2018), Claudio Bisio (2019), Silvio Orlando (2022), Pupi Avati (2023) e Claudia Gerini (2024).
L’attore marchigiano riceverà il Premio Alpi del Mare - Città di Busca 2025 dalle mani del critico cinematografico Giancarlo Zappoli, direttore di MyMovies e partner dell’iniziativa. A seguire, verrà proiettato il film “Zamora”, pellicola che segna il debutto di Marcorè come regista.
“Abbiamo creduto fin da subito in questo progetto che nel tempo ha acquisito un ruolo di sempre maggiore rilievo a livello nazionale. Ringraziamo il Circolo Méliès, con il suo presidente Mattia Bertaina, per la preziosa collaborazione e l’instancabile impegno nella promozione della cultura. Il loro lavoro si distingue da sempre per la qualità delle proposte e la capacità di attrarre pubblico e interesse” spiega il sindaco Ezio Donadio.
Prenotazioni disponibili in sala, durante le proiezioni e online su www.cinemaluxbusca.it.
Per informazioni contattare il numero 3491817658 oppure scrivere a [email protected].
L’ospite
Attore, conduttore, doppiatore e regista, Neri Marcorè, ha esordito giovanissimo nel mondo dello spettacolo, partecipando a programmi radiofonici e televisivi. Nel 1988 si fa notare vincendo una puntata de La Corrida, per poi approdare nel 1990 a Stasera mi butto e Ricomincio da due con Raffaella Carrà. Negli anni ‘90 debutta come doppiatore e attore teatrale, interpretando ruoli in Casablanca, Snoopy, il musical e Belushi. Il cinema arriva nel 1994 con Ladri di cinema, seguito da titoli come Cosa c'entra con l’amore, Viol@ e Ravanello pallido. In TV collabora con Serena Dandini, Corrado e Sabina Guzzanti nei programmi Pippo Chennedy Show (1997) e L’ottavo nano (2001), distinguendosi anche per le sue celebri imitazioni di Luciano Ligabue, Antonio Di Pietro, Jovanotti, Piero Fassino e Alberto Angela. Nel 2003 ottiene il Nastro d'argento e una nomination ai David di Donatello per Il cuore altrove di Pupi Avati, che lo dirige nuovamente in La seconda notte di nozze (2006), valendogli un'altra candidatura. Continua a lavorare sul grande schermo in film come Gli amici del bar Margherita, La scomparsa di Patò e il blockbuster internazionale The Tourist. Parallelamente, Marcorè esplora la musica, collaborando con Bungaro, la Banda Osiris e portando in tournée Beatles Submarine. In TV recita nella serie Fuoriclasse con Luciana Littizzetto e nel 2013 conduce il programma NeriPoppins su Rai 3. È anche protagonista di campagne pubblicitarie per TIM, interpretando personaggi storici come Leonardo Da Vinci e Giuseppe Garibaldi. Dal 2020 entra nel cast di Radio 2 Social Club con Luca Barbarossa, mentre nel 2023 porta in scena lo spettacolo musicale La Buona Novella di Fabrizio De André. Lo stesso anno torna al doppiaggio prestando la voce a Star-Lord nel podcast Wastelanders: Star-Lord di Audible. Nel 2024 debutta come regista, sceneggiatore e attore con il film Zamora, presentato in anteprima al Festival du film italien de Villerupt e al Bif&st di Bari. Nello stesso anno interpreta Sherlock Holmes nel musical omonimo diretto da Andrea Cecchi.
Il film
Anni '60. Walter Vismara è il contabile di una piccola fabbrica di provincia. Trasferitosi per necessità a Milano si trova a lavorare in un'azienda il cui proprietario è fissato con il calcio e tiene tantissimo al fatto che i suoi dipendenti disputino ogni anno una partita. A una delle due squadre che dovranno affrontarsi manca però il portiere e Walter, per assecondare i voleri del boss, finge di esserlo. Dovrà però cercare di trovare una soluzione prima dell'incontro. Neri Marcoré debutta dietro la macchina da presa con originalità e, al contempo, con una nota personale anche se il film si ispira al romanzo del giornalista sportivo Roberto Perrone scomparso nel 2023. Perché Walter è quel Neri introverso e un po' spaesato che lasciò Porto Sant'Elpidio per andare a studiare a Bologna divenendo progressivamente l'attore che tutti conoscono. Qualcuno cioè che scopre aspetti della vita sociale da cui si era tenuto lontano ed è costretto a crescere, magari anche contro voglia. Partendo però da un appellativo attribuitogli per dileggio: Zamora. Ricardo Zamora Martinez è stato un portiere il cui nome è rimasto nella storia del calcio come quello dei migliori in questo ruolo. Walter, un po' come il protagonista di ''Impiegati'' di Pupi Avati, arriva nella grande città sapendo molte cose in teoria (risponde a tutte le domande di Mike Bongiorno) ma difettando nel rapporto con la realtà. Marcoré si rispecchia in Walter ma, per ragioni anagrafiche, si cuce addosso il personaggio dell'ex portiere Cavazzoni. Costui, uscito dal mondo del professionismo in seguito ad uno scandalo, più che vivere si lascia vivere trovando però una ragione di riscatto nell'allenare segretamente Walter cercando di prepararlo nel modo più adeguato possibile all'incontro che lo attende. Due personalità che affrontano i propri disagi finendo con il divenire l'uno il sostegno dell'altro. Una volta tanto anche il versante romantico viene trattato con la dovuta misura e deprivato dei luoghi comuni che spesso il cinema ci propone (e propina). Un apprezzamento ulteriore merita di essere sottolineato: Marcoré è un attore di vaglia e lo si vede non solo nella sua interpretazione (e sarebbe scontato). Lo si può apprezzare nella selezione di un cast in cui non c'è un interprete che non sia adeguato al ruolo affidatogli. A partire da Alberto Paradossi, che diventa un Walter a cui vengono richieste variazioni di atteggiamento successive, fino ai caratteristi (si veda in particolare l'arbitro) per non dire all'ultima comparsa. Irresistibile poi il confronto tra un Giovanni e un Giacomo rivali in ambito calcistico in un film che sa essere divertente e produttivo di riflessioni senza mai perdere di vista la giusta misura.
c.s.

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