Bilancio dello sportello “Psicologa e logopedista”
Progetto di Idee.comunità alle medie
L’associazione idee.comunità è sempre attenta alla realtà buschese e anche per l’anno scolastico 2016-2017 ha scelto di finanziare, tra le tante attività che porta avanti sul territorio, lo sportello psicologico all’interno della scuola primaria di secondo grado di Busca. Tale progetto ha preso il via tre anni fa riscontrando nel tempo sempre più richieste da parte dei ragazzi e questo dimostra che lo sportello ha via via preso piede, costituendosi come un punto di riferimento all’interno della scuola.
La psicologa, Dr.ssa Elisa Daniele ha dichiarato che: “È stato estremamente interessante vedere l’evoluzione: tre anni fa i ragazzi erano molto sorpresi di questa iniziativa, non sapevano bene di cosa si trattasse e la paura o i dubbi ad accedere erano molti, con il tempo i ragazzi si sono abituati a questo servizio, a vedere la psicologa nei corridoi e sembrano meno intimoriti. Un cambiamento importante che si è colto è stato segnalato da alcuni studenti, che senza provare vergogna, hanno detto ai compagni di aver usufruito dello sportello. Questo è segno che qualcosa sta cambiando nella rappresentazione stereotipata dello psicologo “che serve solo per i matti”: la sensazione è infatti quella che i ragazzi abbiano ben compreso che non è così, e che al contrario lo psicologo è una figura di sostegno che può aiutare a mettere ordine quel turbinio di emozioni che ogni adolescente sente di provare. Il compito dello psicologo è quello di aiutare i ragazzi che si trovano, per tante e diverse motivazioni, a vivere un momento di smarrimento e di incertezze: proviamo ad immaginare un ragazzo che si trovi in una stanza buia e non riesca ad arrivare all’interruttore, il lavoro dello psicologo non è quello di premere l’interruttore al posto suo ma di guidare passo dopo passo lo stesso ragazzo a trovare la strada per arrivarci. Questa – ha sottolineato la dr.ssa Daniele - credo sia un’immagine estremamente veritiera del lavoro che faccio con i ragazzi e che rende bene l’idea del loro coraggio nel chiedere aiuto, che non è una questione di debolezza ma di maturità e responsabilità”.
L’associazione ha offerto un servizio analogo promuovendo l’attività di sportello di ascolto “Psicologa e logopedista rispondono” con uno spazio gratuito di confronto e informazione rivolto alle famiglie della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Le dr.sse Daniele Elisa psicologa e Delfino Claudia logopedista si sono poste l’obiettivo di promuovere sul territorio una rete di collaborazioni sempre più stretta tra famiglie, scuola e professionisti e anche di fornire alle famiglie che si sono rivolte allo sportello strategie adeguate e indicazioni su possibili percorsi da intraprendere. “Le maggiori richieste ricevute – hanno spiegato le dottoresse - hanno riguardato per lo più difficoltà scolastiche relative agli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo..) e insieme ai genitori abbiamo valutato il percorso più adatto alla specificità del caso. Per noi è stato fondamentale nel primo contatto stabilire una buona collaborazione con le famiglie, creando un clima di accoglienza e fiducia. Spesso si può essere titubanti o sentirsi in difficoltà a rivolgersi ad un professionista ed è partendo da questo pensiero che abbiamo cercato il più possibile di far sentire accolte e comprese le persone che a noi si sono rivolte. Crediamo fortemente che un buon professionista che accompagni con sensibilità le famiglie e i bambini possa consentire loro di affidarsi e sentirsi sostenuti”.
Gli sportelli sono stati finanziati grazie anche al 5 per mille devoluto in sede di dichiarazione dei redditi dai cittadini.
La psicologa, Dr.ssa Elisa Daniele ha dichiarato che: “È stato estremamente interessante vedere l’evoluzione: tre anni fa i ragazzi erano molto sorpresi di questa iniziativa, non sapevano bene di cosa si trattasse e la paura o i dubbi ad accedere erano molti, con il tempo i ragazzi si sono abituati a questo servizio, a vedere la psicologa nei corridoi e sembrano meno intimoriti. Un cambiamento importante che si è colto è stato segnalato da alcuni studenti, che senza provare vergogna, hanno detto ai compagni di aver usufruito dello sportello. Questo è segno che qualcosa sta cambiando nella rappresentazione stereotipata dello psicologo “che serve solo per i matti”: la sensazione è infatti quella che i ragazzi abbiano ben compreso che non è così, e che al contrario lo psicologo è una figura di sostegno che può aiutare a mettere ordine quel turbinio di emozioni che ogni adolescente sente di provare. Il compito dello psicologo è quello di aiutare i ragazzi che si trovano, per tante e diverse motivazioni, a vivere un momento di smarrimento e di incertezze: proviamo ad immaginare un ragazzo che si trovi in una stanza buia e non riesca ad arrivare all’interruttore, il lavoro dello psicologo non è quello di premere l’interruttore al posto suo ma di guidare passo dopo passo lo stesso ragazzo a trovare la strada per arrivarci. Questa – ha sottolineato la dr.ssa Daniele - credo sia un’immagine estremamente veritiera del lavoro che faccio con i ragazzi e che rende bene l’idea del loro coraggio nel chiedere aiuto, che non è una questione di debolezza ma di maturità e responsabilità”.
L’associazione ha offerto un servizio analogo promuovendo l’attività di sportello di ascolto “Psicologa e logopedista rispondono” con uno spazio gratuito di confronto e informazione rivolto alle famiglie della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Le dr.sse Daniele Elisa psicologa e Delfino Claudia logopedista si sono poste l’obiettivo di promuovere sul territorio una rete di collaborazioni sempre più stretta tra famiglie, scuola e professionisti e anche di fornire alle famiglie che si sono rivolte allo sportello strategie adeguate e indicazioni su possibili percorsi da intraprendere. “Le maggiori richieste ricevute – hanno spiegato le dottoresse - hanno riguardato per lo più difficoltà scolastiche relative agli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo..) e insieme ai genitori abbiamo valutato il percorso più adatto alla specificità del caso. Per noi è stato fondamentale nel primo contatto stabilire una buona collaborazione con le famiglie, creando un clima di accoglienza e fiducia. Spesso si può essere titubanti o sentirsi in difficoltà a rivolgersi ad un professionista ed è partendo da questo pensiero che abbiamo cercato il più possibile di far sentire accolte e comprese le persone che a noi si sono rivolte. Crediamo fortemente che un buon professionista che accompagni con sensibilità le famiglie e i bambini possa consentire loro di affidarsi e sentirsi sostenuti”.
Gli sportelli sono stati finanziati grazie anche al 5 per mille devoluto in sede di dichiarazione dei redditi dai cittadini.
Roberta Bima
BUSCA Associazione IDEE.COMunità - psicologia