Il bar Kalimocho di Confreria compie dieci anni e offre il caffè ai suoi clienti: ''Un modo per ringraziarli''
I titolari: ''È il minimo che potevamo fare, hanno continuato a venire anche con il servizio da asporto''Era il 22 gennaio 2011 quando Daniele Alessandria e Tonio Boi, aprirono per la prima volta i battenti del bar Kalimocho di Confreria, dopo aver rilevato l’allora bar Victory di piazza San Defendente. Un nome particolare che è subito entrato nella testa dei frazionisti e dei clienti di passaggio (il calimocho è una bevanda alcolica composta da metà coca cola e metà vino rosso che va per la maggiore in Spagna).
“Qualcuno storpia il nome: Kali, Kalimoccio, Kalimosco - raccontano divertiti i titolari -, ma ormai lo hanno imparato tutti”. Stamattina, venerdì 29, per festeggiare i dieci anni dell’attività diventata un punto di riferimento della frazione anche per quelle piccole gentilezze che aiutano a dare il senso di comunità (il ritiro dei pacchi, la custodia delle chiavi dell’area attrezzata, la raccolta di contributi e iscrizioni per le attività delle associazioni), i due soci del locale hanno deciso di offrire il caffè a tutti i clienti.
“Nonostante il momento di difficoltà hanno continuato a venire anche con il servizio da asporto, ci sembrava il minimo ricambiare offrendo un caffè e festeggiando insieme a loro, ovviamente nel rispetto della normativa”, spiegano. Il periodo è comunque irto di difficoltà per chi vive la giornata dietro il bancone. “La speranza è di poter tornare alla normalità il più presto possibile: la scorsa estate dopo il lockdown la gente aveva voglia di svagarsi e abbiamo lavorato molto con gli aperitivi. Speriamo di poter riprendere al più presto”.
In ogni caso, tra attività che chiudono per protesta e altre che abbassano le serrande perché hanno l’acqua alla gola, un bar che regala un sorriso ai propri clienti è sempre una bella notizia da raccontare.
s.m.
CUNEO Confreria - Bar Kalimocho