Alessio Garofalo, il fossanese che in Arabia Saudita lavora per costruire la "città del futuro"
Classe 1985, dopo un'esperienza nelle forze armate ha lavorato per Amazon: ora è il capo della tecnologia del progetto "Neom"In Arabia Saudita sta nascendo la città del futuro, o più precisamente una vera e propria megalopoli. Si chiama Neom, sarà grande quanto il Belgio ed è frutto dell’ambizione di Mohammed Bin Salman. L’obiettivo del principe saudita è “liberare” l’Arabia dalla petro-dipendenza, rilanciando l’economia attraverso diversificazione e liberalizzazione. Quello relativo a Neom è il più costoso e ambizioso progetto di modernizzazione del paese: su un’area grande circa 26.500 chilometri quadrati nella provincia di Tabuk, tra il mar Rosso e il Golfo di Aqaba, sorgerà una smart city interamente alimentata da impianti solari ed eolici, in cui ogni servizio sarà automatizzato e in cui la tecnologia sarà un vero “facilitatore” per la vita dei cittadini. L’investimento previsto è di oltre 500 miliardi di euro.
Un ruolo centrale nella realizzazione di questo progetto nato nel 2017 ce l’ha un fossanese. Si tratta di Alessio Garofalo, nato a Savigliano, oggi capo della tecnologia per Neom. Classe 1985, è arrivato in Arabia Saudita dopo una carriera già molto ricca a dispetto della giovane età. Dopo l’infanzia e il percorso scolastico nella Granda, è entrato all’Accademia Militare come secondo in graduatoria (su 25 mila): con le forze armate ha avuto esperienze in Libano, Afghanistan e Kosovo, occupandosi di tecnologia, trasmissioni e cyber security. Successivamente, dopo un master in Business Administration, l’ingresso in Amazon, prima in Galles, poi in Inghilterra e infine a Tokyo, esperienza che ha fatto da preludio all’entrata nel progetto Neom. Garofalo ha ripercorso la sua carriera in un’intervista concessa alla neonata web radio cuneese “Non è la Radio”, durante il programma “Music Talk” curato da Gabriele Giudici: “L’esperienza nelle forze armate mi ha dato tantissimo, - ha spiegato Garofalo - ma ad un certo punto mi sono reso contro che avrei voluto provare qualcosa di diverso, di nuovo: semplicemente volevo ampliare e diversificare le mie conoscenze e le mie competenze”. Lasciato l’Esercito, come detto, è arrivato l’ingresso in Amazon: “Anni incredibili in un’azienda straordinaria, in cui si lavora a ritmi serrati ma con tantissime opportunità di crescita a disposizione. Nel giro di cinque anni ho cambiato sette ruoli e ho imparato tantissimo”.
Poi la “chiamata” dall’Arabia Saudita: “Un’occasione a cui non potevo dire di no: stiamo letteralmente costruendo una città dal nulla, con i suoi territori e le sue leggi. È un progetto avveniristico, stiamo realizzando una megalopoli in cui i temi fondamentali come vivibilità e sostenibilità sono veri punti cardine. A Neom l’utilizzo della tecnologia in maniera progressista, esclusivamente per facilitare la vita delle persone, è una tematica che avrà rilevanza straordinaria. Tutto quello che facciamo segue questi princìpi”. I settori su cui si concentreranno le attività a Neom sono quelli su cui punta la cosiddetta “Nuova Arabia Saudita”: energie (rinnovabili in particolare), settore idrico, biotecnologie, filiera alimentare, scienze tecnologiche e digitali. In più, il settore media e intrattenimento, una novità assoluta per uno Stato così conservatore. Neom sarà una “zona franca” e godrà di una sua particolare tassazione, di una legislazione ad hoc in tema di lavoro e di un sistema giudiziario autonomo. Il progetto rientra nel piano “Vision 2030” che il principe ha annunciato nel 2016 con un obiettivo tanto ambizioso quanto complicato: cambiare volto all’economia saudita, creare posti di lavoro nel settore privato e snellire la burocrazia. Altro obiettivo, altrettanto ambizioso, quello che riguarda diritti umani e riforme sociali, con il tentativo di liberare il regno saudita dalla nomea di paese ultra conservatore, culla dell’Islam più rigido.
Durante la sua intervista, disponibile su www.nelr.it e sui canali social della web radio, Garofalo ha elencato quelli che secondo lui sono princìpi fondamentali per i “business men” e le “business women”: “È importantissimo pensare sempre a lungo termine, avendo ben chiaro che cosa vuoi. Il mio consiglio, poi, è quello di lavorare sempre sodo, andando oltre il 100%, senza accontentarsi di rimanere nella propria ‘comfort zone’. Infine, credo sia importante essere pragmatici, ma senza sottovalutare il valore della creatività e del pensare ‘out of the box’, in maniera trasversale”.
Nell’ottobre del 2018 il “progetto Neom” aveva subito una battuta d’arresto in seguito all’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi. Dopo che l’Onu aveva accusato Mohammad Bin Salman di essere il mandante dell’omicidio, l’architetto britannico Norman Foster si era sospeso dal comitato consultivo, abbandonando così il progetto, che ha poi ripreso quota nel 2019. L’obiettivo è inaugurare una prima parte di Neom entro il 2025.
a.d.
FOSSANO alessio garofalo