Costigliole Saluzzo, festa grande per i 100 anni di Anna Vassallo
‘Nonna Neta’, nata a Priola il 16 luglio 1919, è vedova di un alpino della Cuneense caduto sul fronte greco-albanese. Insieme alle figlie e ai parenti ha celebrato il traguardo secolare in casa di riposoFesta grande oggi, martedì 16 luglio, alla Casa di Riposo ‘Orchidea’ di Costigliole Saluzzo per i cento anni dell’ospite Anna Vassallo, nata il 16 luglio 1919 a Priola. Attorniata dall’affetto delle figlie Lucia, Giuseppina, Marilena (anch’essa ospite della struttura costigliolese), Angiolina e da parenti, nipoti e tanti amici. Nonna Neta commossa e un po’ spaesata di fronte a così tanto ‘pubblico’ è stata festeggiata come si conviene quando si raggiunge il traguardo del secolo di vita.
Anche l’amministrazione comunale, con il sindaco Livio Allisiardi e la vice sindaco Milva Rinaudo non ha fatto mancare il mazzo di fiori e un bel pensiero per Neta: “Il traguardo che raggiunge oggi cara Anna viene giustamente festeggiato dai suoi cari e da tutti i costigliolesi. Come diceva il poeta Langston Hughes ‘bisogna continuare a salire anche se penoso è il cammino’, e lei cara Anna ha salito una scala ardua e difficile piena di sacrifici e difficoltà eppure non ha mai perso la capacità di sorridere. La sua lunga vita sia un forte insegnamento per tutti noi”.
La figlia Giuseppina ha ricordato i sacrifici e i dolori che hanno accompagnato la vita della neo centenaria ed ha affermato che “il destino è sempre stato crudele e ti ha riservato tristi avvenimenti che tu hai sempre superato con il sorriso sulle labbra per non rattristare noi che eravamo ancora bambine. Io ho avuto solo il tuo grandissimo amore perché sono nata due mesi dopo la prematura scomparsa a soli 30 anni del mio caro papà. Non potrò mai ricompensarti per tutto il bene che ci hai dato. Sei stata una mamma tenace e coraggiosa”.
Ha partecipato alla festa di compleanno, in forma ufficiale, anche Chiaffredo Maurino, presidente provinciale e consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Famiglie dei caduti e dispersi in Guerra, il quale ha consegnato alla festeggiata una bandiera e una medaglia per ricordare di essere la vedova dell’alpino Giovanni Montanaro del Primo Reggimento Alpini Divisione Cuneense deceduto per malattia contratta sul fronte greco-albanese.
Poi è stata festa, festa vera caratterizzata da tanto affetto nei confronti di una donna alla quale il destino, come è stato ricordato, ha riservato molti dolori. Ma Anna Vassallo, per tutti Neta, ha sempre avuto un sorriso per tutti anche quando la vita non offriva grandi motivi per sorridere. I suoi grandi occhi hanno regalato ai presenti , autentici attimi di commozione. Poi tutti con il calice levato per dire “auguri Neta, sempre avanti…”.
c.s.
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