Manta, il FAI porta i visitatori alla scoperta ‘virtuale’ degli affreschi di santa Maria del Castello
Per il Venerdì Santo, la fondazione propone un video approfondimento dedicato al ciclo di affreschi quattrocenteschi sulla Passione di GesùVisitare di persona le tante meraviglie storiche del territorio non sarà possibile per nessuno (almeno) fino a dopo Pasqua, ma per il momento ci si può accontentare di un tour virtuale.
Il Fondo Ambiente Italiano ha scelto, per questo Venerdì Santo, un video approfondimento dedicato a uno dei gioielli della provincia Granda, il castello di Manta. Nell’ambito dell’iniziativa #italiamimanchi, pensato per far conoscere a tutti le storie più belle del FAI anche restando a casa, la fondazione culturale ha proposto online tramite i propri canali social il racconto della Passione di Gesù attraverso il ciclo di affreschi quattrocenteschi della chiesa di Santa Maria al castello della Manta.
La chiesa fu fondata da Valerano, reggente del castello in quegli anni, accanto alla dimora che aveva fatto decorare con i celeberrimi affreschi del salone baronale, un capolavoro assoluto della pittura tardo gotica di soggetto profano. Gli affreschi della chiesa sono di poco successivi, di mano diversa e di qualità inferiore ma nello stesso stile che rimanda alla cultura francese, fiamminga, nordica: nulla a che vedere con il linguaggio artistico italiano che in questi stessi anni si parla ad esempio in Toscana con Masaccio o il Beato Angelico.
Il ciclo pittorico della Passione risale all’incirca al 1427 ed è compresso nel piccolo ambiente del coro ma si svolge completo, continuo, scena per scena come in un film. Di seguito vi proponiamo il video con la narrazione di Daniela Bruno, archeologa e responsabile Affari Culturali FAI.
a.c.
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