Alba
'Ecomafie: un problema solo al sud?': se ne parla ad Alba
Appuntamento giovedì 13 dicembre, presente tra gli altri Bernardo Petralia, procuratore generale di Reggio CalabriaSecondo una corrente di pensiero non esiste una sola mafia, ma tante mafie. Diverse ma ugualmente invasive e pericolose. Tra i vari fenomeni criminosi in netta ascesa ci sono le cosiddette Ecomafie, tema centrale della serata “Ecomafie: un problema solo del sud?”, in programma ad Alba giovedì 13 dicembre alle 19,30 presso l’Associazione Asso di Coppe (via Vincenzo Gioberti 7 – ingresso libero). Dopo un aperitivo, durante la serata verrà proiettato il docufilm “Immondezza” di Mimmo Calopresti con Roberto Cavallo e a seguire verrà presentato il libro “Emergenza Green Corruption” di Antonio Pergolizzi, curatore del rapporto Ecomafie di Legambiente da più di dieci anni. A dibattere con l’autore ci saranno Bernardo Petralia, attuale procuratore generale di Reggio Calabria e magistrato in prima linea nella lotta alla mafia al fianco di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e lo stesso Cavallo, che modererà l’incontro.
Immondezza racconta “Keep Clean and Run”, un eco-trail unico al mondo che nelle prime edizioni ha attraversato oltre 1.000 chilometri. La particolarità di questo evento -ideato dal “rifiutologo” Roberto Cavallo, che è anche protagonista della pellicola- è di aver visto impegnati, da nord a sud Italia, sportivi e testimonial in una corsa contro l’abbandono dei rifiuti. Altre chiavi di lettura del documentario si intrecciano però al tema ambientale: le storie di tanti personaggi, dalla Campania alla Sicilia, uniti dall’amore per le loro terre; l’impegno di amministratori e cittadini contro le eco-mafie; le esperienze virtuose di accoglienza e integrazione con le comunità migranti; la riscoperta delle risorse naturali, artistiche e architettoniche del Sud Italia, nella convinzione intima e profonda che “la bellezza salverà il mondo”. Il risultato è un documentario fatto di storie ed emozioni; di denuncia e di impegno, e anche di speranza per il futuro.
In “Emergenza Green Corruption” (Antonio Pacilli Editore 2018, 270 pp, 15 euro) l’autore si pone come obiettivo quello di individuare le dinamiche e i driver che sostengono l'azione della green corruption, gli ambienti e gli attori coinvolti e non le singole responsabilità penali, che spettano ai tribunali. In testi e inchieste simili si è infatti sempre privilegiato un approccio squisitamente giudiziario, in questo lavoro si è voluto allargare l'angolo d'osservazione, passando in esame aspetti sociologici, economici, etici, culturali e osservare cosa accade nella realtà, come si muovono i circuiti ufficiali, per rintracciare lì (e non altrove) i segni del terribile link tra corruzione e reati ambientali, per leggere i fatti nella loro piena essenza, saperli contestualizzare, senza cadere in letture superficiali e comode. Giornalista e scrittore, Pergolizzi dal 2006 è coordinatore dell’Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente, che sin dal 1994 svolge attività di ricerca, analisi e denuncia sul fenomeno delle ecomafie, attività che si concretizza nell’elaborazione di dossier e documenti informativi, di proposte politiche, di iniziative pubbliche e campagne di mobilitazione a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini; l’Osservatorio ogni anno redige “Ecomafia”, il Rapporto annuale che raccoglie le storie e i numeri della criminalità ambientale.
“Dopo la scrittura del mio primo saggio ToxicItaly e delle ricorrenti emergenze ambientali nella cosiddetta Terra dei Fuochi in Campania, avevo esigenza di raccontare in maniera più scientifica e meno aneddotica quali fossero le dinamiche più inconfessabili dei crimini ambientali, compreso il ruolo sempre più cruciale della corruzione-sottolinea Antonio Pergolizzi-. Non è affatto una questione meramente giudiziaria ma sociale in senso lato, coinvolgendo tutti. Per combattere efficacemente il mostro della green corruption serve saperlo riconoscere fino in fondo, fare i palombari fino in fondo. Senza fare sconti. Anche a costo di perdere qualche lettore meno attento”.
Opere di divulgazione come Immondezza ed Emergenza Green Corruption rivestono un’importante funzione secondo Bernardo Petralia: “La conoscenza di un fenomeno è già un grande passo avanti. Non si può contrastare ciò che non si conosce e in questo senso ogni metodo di divulgazione svolge un ruolo essenziale. Ovviamente se poi un libro o un film offrono anche delle informazioni specifiche perché sono stati preceduti da un’analisi e da uno studio di questi fenomeni, il risultato allora è e sarà molto più efficace. La repressione arriva sempre dopo, questi strumenti di informazione e formazione svolgono invece un imprescindibile ruolo preventivo”.
c.s.
Le date dell'evento:- 13/12/2018
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