Serralunga d'Alba: Fondazione E. di Mirafiore presenta prossimi appuntamenti del Laboratorio di Resistenza Permanente
Sabato 3 febbraio ospite della fondazione Domenico De Masi invece domenica 4 febbraio Bebe Vio e mamma TeresaProseguono gli appuntamenti del Laboratorio di Resistenza Permanente della Fondazione Emanuele di Mirafiore.
Sabato 3 febbraio, alle ore 18:30, il Teatro ospiterà una lezione di Domenico De Masi, intitolata “Fatica, lavoro e ozio creativo.”
Lo scrittore Joseph Conrad diceva: “Come faccio a spiegare a mia moglie che, quando guardo dalla finestra, io sto lavorando?”
In effetti era difficile spiegarlo all’epoca, quando per “lavorare” si intendeva “faticare” e con il termine “lavoratori” si indicavano gli “operai”. Oggi solo un terzo della forza lavoro è composto da operai che faticano; un altro terzo è composto da impiegati che lavorano e un ultimo terzo è composto da creativi (professionisti, artisti, scienziati) che, nella loro attività, mischiano continuamente il lavoro con lo studio e con il gioco, dando vita a un mix che possiamo, appunto, chiamare “ozio creativo".
Di questo parlerà il sociologo Domenico De Masi. Classe 1938, anche se nessuno lo direbbe (festeggerà proprio in Fondazione il suo 80esimo compleanno), De Masi è specializzato in sociologia del lavoro e delle organizzazioni, con competenze che abbracciano ambiti che vanno dal mercato del lavoro alla struttura organizzativa, dalle strategie aziendali alla motivazione individuale, dal telelavoro alla qualità dei prodotti e dei servizi, dai gruppi creativi all’etica, all’estetica e al clima nelle organizzazioni.
De Masi ha lavorato come assistente di sociologia all’Università Federico II di Napoli e come ricercatore presso l’Italisider di Bagnoli, per conto del centro studi “Nord e Sud”. Ha continuato nella doppia corsia accademica e manageriale fino agli anni Settanta, quando i due percorsi sono diventati incompatibili e lo hanno spinto a dedicarsi unicamente all’Università (professore di Sociologia alla Sapienza di Roma). Tuttavia, il rapporto con il mondo aziendale e sindacale, imprescindibile per l’insegnamento di Sociologia del Lavoro, continua tuttora attraverso attività di ricerca, consulenza, formazione e comunicazione. Numerose, inoltre, le sue pubblicazioni: articoli, saggi, libri, curatela di collane e riviste. De Masi, poi, è stato anche Assessore alla Cultura e al Turismo al Comune di Ravello.
Lunedì 5 febbraio, alle ore 19:00, saranno Bebe Vio e Mamma Teresa a incantare il pubblico della Fondazione, nel quadro degli appuntamenti del ciclo “Coppie di Ferro”.
Beatrice Maria Vio - detta Bebe - classe 1997, è una schermitrice italiana, campionessa paralimpica mondiale in carica di fioretto individuale, e bronzo nella gara a squadre. La medaglia alla quale tiene di più.
Beppe Vio, soprattutto, è una campionessa di coraggio, una vera forza della natura. Il titolo del suo incontro (e anche del suo libro edito da Rizzoli), insieme alla mamma Teresa, non è per nulla scelto a caso: “Se sembra impossibile… allora si può fare!”
Seconda di tre fratelli, praticava la scherma fin dall'età di cinque anni e mezzo, ma alla fine 2008 all'età di 11 anni fu colpita da una meningite fulminante che le causò un'estesa infezione. Non ci fu altro da fare, per salvarle la vita, che amputarle tutti e quattro gli arti. Bebe ha raccontato che una volta dimessa dall’ospedale ha pensato anche al suicidio: il dolore era impossibile e il senso di ingiustizia per una cosa del genere insopportabile. «E come avresti intenzione di suicidarti?» – le chiese suo padre – «Ora mi butto giù dal letto» rispose lei, e suo padre, serafico: «Bebe, ma non rompere le palle che la vita è una figata!».
Da allora “la vita è una figata” è diventato il suo motto ed è anche il titolo di una trasmissione realizzata per RaiUno. Da sempre la sua famiglia si è stretta a lei: se Bebe è così, se è riuscita a superare la malattia in questo modo, è anche grazie ai suoi genitori e ai suoi fratelli che l’hanno sempre trattata con normalità. «Quando mia mamma ha visto che ricominciavamo a menarci, ha capito che il peggio era finito».
Bebe è stata da Obama insieme alla delegazione italiana guidata da Renzi, ed è riuscita a infrangere ogni protocollo portandosi a casa un selfie con il Presidente degli Stati Uniti. È diventata una testimonial della vaccinazione, ma anche una influencer sui social e un’icona di stile, corteggiata dalla moda e dal mondo dello spettacolo. La sua priorità, però, resta lo sport: al direttore di RaiUno che insisteva perché ripetesse l’esperienza televisiva ha risposto decisa: «Mi sono divertita un sacco, è stata una esperienza bellissima, ma ho troppe cose da fare: devo prendere la patente, devo iscrivermi all'università, fra 33 giorni ci sono i Mondiali a Roma» Bebe è così, vera, senza filtri. Anche per questo ha successo. In Fondazione si racconterà insieme a Mamma Teresa.
GLI SPETTACOLI PER BAMBINI E FAMIGLIE
Domenica 4 febbraio tornano anche gli appuntamenti dedicati a bambini e famiglie. Alle ore 16.30 il Teatro della Fondazione ospiterà la Compagnia Realtà Debora Mancini, che metterà in scena lo spettacolo "Un viaggio lungo un dono".
Ricordiamo inoltre che sono aperte le iscrizioni per il Laboratorio (gratuito) di Filosofia per Bambini. Per prenotazioni: [email protected]
Gli incontri sono gratuiti e per partecipare occorre prenotarsi tramite sito www.fondazionemirafiore.it.
È possibile seguire le lezioni anche da casa in streaming tramite il sito.
Per info:
Fondazione E. di Mirafiore
Via Alba 15 - Serralunga d’Alba (CN)
tel. 0173 626424
c.s.
Le date dell'evento:- 03/02/2018
- 04/02/2018
Fondazione E. di Mirafiore - Bebe Vio - Domenico De Masi - Serralunga d'Alba