Sala Giolitti, ore 21
Che cosa ci aspettiamo dalle nostre città per il futuro?
L’architetto e designer Alfonso Femia stasera a Dronero per il “Ponte del Dialogo”Questa sera a Dronero sarà ospite del “Ponte del Dialogo” l’architetto e designer Alfonso Femia, che incontrerà il pubblico alle ore 21 in Sala Giolitti e farà un atteso intervento sul tema La città buona: Dronero presente e futuro, dialogando con Arianna Simondi.
Alfonso Femia ha realizzato opere significative di rigenerazione urbana in Francia e in Italia e numerosi interventi in diverse città europee. Tra i suoi progetti più noti la riqualificazione dei Docks a Marsiglia, uno storico complesso ottocentesco costituito da quattro magazzini articolati intorno a corti interne, alti sei piani per uno sviluppo di quasi 400 metri trasformati in un vero e proprio progetto urbano di comunità con 50 spazi commerciali, 20 ristoranti, un mercato, uno spazio di intrattenimento, aree di ritrovo e servizi aperti alla collettività. I Docks di Marsiglia hanno ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Nell'ambito dell'attività di ricerca e dei progetti culturali, nel 2020 partecipa alla Biennale di Architettura di Venezia dal curatore del Padiglione Italia, Alessandro Melis e, nello stesso anno, viene nominato Ambasciatore del Design Italiano a Bruxelles da Adi (Associazione Disegno Industriale) e dal Ministero degli esteri italiano. Nel 2020 Alfonso Femia ha progettato la lampada Drop by Drop per IGuzzini, vincendo il German Design Award.
L’incontro di Dronero è stato proposto al Comitato promotore del Festival dall’associazione dronerese Prometheus, molto attiva in ambito culturale e ambientale. "Inseriti in un contesto urbano e consapevoli del ruolo che in esso occupa un'Associazione – spiega la presidente Romina Chiapello – abbiamo proposto un tema a noi molto caro: vivere la città e il territorio. In un momento in cui ambiente, clima e geopolitica sono in costante mutamento e le persone sono di fronte a scelte di vita essenziali, parlare della nostra città e del territorio che ci ospita con uno sguardo consapevole ai suoi limiti ed opportunità ci interessa molto. L'architetto Alfonso Femia, con studi in Italia e all'estero, si occupa di progetti sia di edilizia privata che pubblica. Il suo approccio guarda molto al territorio di riferimento ed alla funzione sociale che l'architettura assume nell'occupare spazio. Abbiamo collaborato con il suo studio in passato e dialogare con lui di Dronero aprendoci ad una visione globale è quanto proponiamo".
L’intervento al festival partirà, e non poteva essere che così, da un libro, La città buona, edito da Marsilio nel 2021. Dialogo tra Alfonso Femia e Paul Ardenne, esperto di questioni culturali, è il risultato di una duplice valutazione nata dalla crisi provocata dal Covid-19: l'inadeguatezza della nostra società alle condizioni di vita create dalla pandemia e l'inadeguatezza persistente dell'attuale offerta in materia di architettura e urbanistica. Spazi urbani e scuole inadeguati, città in cui servizi e prerogative sono distribuiti in maniera incoerente, un territorio non sufficientemente pianificato e bisogni delle popolazioni trascurati... La pandemia ha rivelato una città contemporanea disfunzionale, incapace di reagire o di proporre azioni efficaci e concrete, di saper prevedere e anticipare le nostre debolezze forse a causa di un'idea cieca e arrogante, quella di non considerarci fragili o vulnerabili. È urgente ripensare le nostre infrastrutture e chiedersi cosa ci aspettiamo dall'habitat, dai servizi, dall'ambiente, dalle nostre città per il futuro. Quello che verrà non dovrà essere la replica del presente, ma un mondo nuovo, finalmente coerente con le aspettative degli abitanti di una "città buona".
Tema particolarmente sentito a Dronero, dove da tempo la comunità riflette su se stessa, sul suo futuro, sulla convivenza tra diverse identità culturali. Un percorso che ha portato negli anni a elaborare molti progetti in ambito sociale, a sperimentare, a discutere. Il festival “Ponte del Dialogo” è uno dei frutti di questo percorso, come rivela la collaborazione di molte associazioni cittadine alla sua progettazione e organizzazione. Un momento corale, che si propone di esserlo sempre di più: lo si è percepito chiaramente durante la recente “finestra” dedicata al tema della convivenza, “Ponte sul mondo”, con oltre 700 persone in tre incontri.
L’ingresso all’incontro di questa sera è libero e gratuito. Per informazioni si può telefonare al numero 329 1365655 o scrivere a [email protected].
Michele Pernice
Le date dell'evento:- 19/03/2025

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