Provincia di Cuneo
Il FAI di Cuneo alla scoperta dell’architettura razionalista del Ventennio
Il 23 e 24 marzo, alla ventisettesima edizione delle 'Giornate di Primavera', verrà proposta la scoperta di una parte della città poco valorizzata
È stata presentata nella ‘Sala Reale’ della Stazione di Cuneo (era chiusa da tempo) la ventisettesima edizione delle ‘Giornate FAI di primavera’. L’evento si terrà il 23 e il 24 marzo, in tutta Italia, ma in particolare in provincia di Cuneo la delegazione locale ha moltiplicato i propri sforzi, valorizzando anche il lavoro dei gruppi sul territorio. Un progetto interessante, come espresso dal delegato Comunicazione del Fai di Cuneo, Roberto Audisio, che ha presentato il programma. "Importantissimo il lavoro dei giovani ciceroni a organizzare tutto quello che c'è dietro le quinte, ma gli italiani hanno voglia e bisogno di giornate come questa", ha detto.
In quel di Cuneo i vistatori saranno condotti a scoprire la città attraverso un percorso inedito, o quasi: “Cuneo fra le due guerre: storia, architettura e cultura popolare”. Un vero e proprio viaggio tra le architetture razionaliste del ventennio nei quartieri della città che vanno da viadotto Soleri a piazzale della Libertà.
Tra le possibilità offerte ai cuneesi (e non) ci sarà quella di guardare con altri occhi la Stazione Ferroviaria, luogo molto frequentato, ma poco valorizzato. Gli apprendisti Ciceroni del FAI coinvolgeranno il pubblico in una sorta di grande flash mob, con abiti musica e comparse che contribuiranno al racconto della storia del luogo. Oltre alla Sala Reale, sarà possibile (solo per gli iscritti al FAI) visitare anche la Sala di Controllo, accompagnati dal personale della Stazione.
Tra gli altri edifici visitabili quella che fu la Casa del giovane Balilla (oggi Istituto Sebastiano Grandis), poco oltre si potrà visitare la Casa del Mutilato, mentre di fronte all’edificio caratteristico del periodo sarà possibile accedere alla sede di Confartigianato che durante il ventennio fascista era la caserma militare in cui le Brigate Nere torturarono e uccisero Duccio Galimberti. Oggi la cella in cui andò incontro alla morte fa parte del museo ‘Terre Artigiane’, allestito dall’associazione di categoria. Domenica 24, a partire dall’istituto Grandis, sarà inoltre possibile percorrere l’itinerario guidato ‘Mille passi nel razionalismo cuneese’, alla scoperta degli edifici e della storia dell’epoca.
Il Gruppo FAI di Savigliano proporrà invece l’itinerario ‘Tra città e campagna, alla riscoperta di Savigliano’ sulle orme dei Galateri, mentre il gruppo di Saluzzo lancerà il percorso ‘Sui passi di Leonardo’ che porterà i visitatori sul Mombracco, il cui marmo fu citato in una lettera dall’inventore nel 1511. Nelle stesse giornate sarà aperto il Castello della Manta, unico Bene FAI della provincia di Cuneo.
In rappresentanza del Comune di Cuneo, che patrocinerà l'evento, è intervenuto Luca Serale: “La Stazione, oltre a essere un immobile bellissimo diventerà il centro rispetto agli interventi del Bando Periferie, rappresenta il passato e il futuro. Mi sento coinvolto in questo discorso come assessore all’Urbanistica e assessore al Turismo. Abbiamo un patrimonio incredibile nelle nostre mani”.
In quel di Cuneo i vistatori saranno condotti a scoprire la città attraverso un percorso inedito, o quasi: “Cuneo fra le due guerre: storia, architettura e cultura popolare”. Un vero e proprio viaggio tra le architetture razionaliste del ventennio nei quartieri della città che vanno da viadotto Soleri a piazzale della Libertà.
Tra le possibilità offerte ai cuneesi (e non) ci sarà quella di guardare con altri occhi la Stazione Ferroviaria, luogo molto frequentato, ma poco valorizzato. Gli apprendisti Ciceroni del FAI coinvolgeranno il pubblico in una sorta di grande flash mob, con abiti musica e comparse che contribuiranno al racconto della storia del luogo. Oltre alla Sala Reale, sarà possibile (solo per gli iscritti al FAI) visitare anche la Sala di Controllo, accompagnati dal personale della Stazione.
Tra gli altri edifici visitabili quella che fu la Casa del giovane Balilla (oggi Istituto Sebastiano Grandis), poco oltre si potrà visitare la Casa del Mutilato, mentre di fronte all’edificio caratteristico del periodo sarà possibile accedere alla sede di Confartigianato che durante il ventennio fascista era la caserma militare in cui le Brigate Nere torturarono e uccisero Duccio Galimberti. Oggi la cella in cui andò incontro alla morte fa parte del museo ‘Terre Artigiane’, allestito dall’associazione di categoria. Domenica 24, a partire dall’istituto Grandis, sarà inoltre possibile percorrere l’itinerario guidato ‘Mille passi nel razionalismo cuneese’, alla scoperta degli edifici e della storia dell’epoca.
Il Gruppo FAI di Savigliano proporrà invece l’itinerario ‘Tra città e campagna, alla riscoperta di Savigliano’ sulle orme dei Galateri, mentre il gruppo di Saluzzo lancerà il percorso ‘Sui passi di Leonardo’ che porterà i visitatori sul Mombracco, il cui marmo fu citato in una lettera dall’inventore nel 1511. Nelle stesse giornate sarà aperto il Castello della Manta, unico Bene FAI della provincia di Cuneo.
In rappresentanza del Comune di Cuneo, che patrocinerà l'evento, è intervenuto Luca Serale: “La Stazione, oltre a essere un immobile bellissimo diventerà il centro rispetto agli interventi del Bando Periferie, rappresenta il passato e il futuro. Mi sento coinvolto in questo discorso come assessore all’Urbanistica e assessore al Turismo. Abbiamo un patrimonio incredibile nelle nostre mani”.
Samuele Mattio
Le date dell'evento:- 23/03/2019 - 24/03/2019
Giornate FAI di Primavera - Roberto Audisio - Fai Cuneo - Stazione di Cuneo - Sala Reale - Delegato Comunicazione