Sala Chegai, ore 17
"Il senso e il peso del nostro parlare: per un’ecologia delle parole"
Incontro con Massimo Angelini il prossimo 4 novembre in sala Chegai a DroneroDi rado Massimo Angelini partecipa a eventi pubblici. L’incontro di Dronero è, quindi, un’opportunità da non perdere: in sala Chegai, a Dronero, alle ore 17 di sabato 4 novembre, nell’ambito del festival “Ponte del Dialogo”. Di sé Angelini scrive: zappa le parole per coltivare idee, storico della cultura, editore, ruralista e fabbricante di lunari.
Nato a Genova,vive nel Minceto di Ronco Scrivia, nell’entroterra di Genova. Dopo aver studiato Filosofia, poi Storia (moderna), a Genova, ha concluso il dottorato di ricerca in Storia urbana e rurale a Perugia. Ha pubblicato ricerche dedicate alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità, al sacro e alla dimensione dei simboli. Tra gli ultimi libri pubblicati: Un’altra Italia (Pentàgora, Savona 2021), Strane voglie (Pentàgora, Savona 2020), Ecologia della parola (Pentàgora, Savona 2017), Participio futuro (Pentàgora, Savona 2015), Minima Ruralia (Pentàgora, Savona 2013), Dalla cultura al culto (Nova Scripta, Genova 2012). Ogni anno compila il Bugiardino e il Miraluna: almanacco e lunari rurali, popolari e sapienziali: il primo dedicato alle terre liguri, il secondo al resto d’Italia. Ha curato la casa editrice “Pentàgora” dal 2012 al 2022 e da poco ha fondato una nuova casa editrice, “Tempo sospeso”.
Nell’incontro di Dronero Massimo Angelini dialogherà con un giovane filosofo buschese, Gianluca Cavallo, sull’ecologia della parola, tema cui ha dedicato un interessante libro nel 2017, in procinto di uscire in una nuova edizione ampliata per la casa editrice “Tempo Sospeso” nei primi mesi del 2024. Lo studioso ligure richiama l’attenzione sul recupero del significato profondo di alcune parole di uso quotidiano - amore, bellezza, cultura, cuore, eterno, grazie, parola, persona, sapere, simbolo, umano - attraverso l’indagine etimologica. Così si scopre che amore viene da desiderio, cultura da aratro, grazie da dono, parola da parabola, sapere da sale, e così per molte altre parole. Con le parole costruiamo il nostro pensiero, e attraverso l’uso delle parole sveliamo il nostro modo di vedere la realtà: a un parlare sciatto corrisponde, infatti, un pensiero confuso, a un parlare volgare un pensiero conseguente. Da qui l’idea che un’ecologia della parola sia funzionale a un’ecologia della mente.
Ecologia della parola non è un saggio di filologia né di etimologia, ma una riflessione sul nostro tempo, di carattere divulgativo, che inizia - come scrive Elisa Gelmi in una recensione - con lo smascheramento di alcuni apparenti sinonimi (o parole che, nell’uso quotidiano, sono impiegate in modo intercambiabile e distrattamente automatico): parola/termine, persona/individuo. "La parola - scrive Angelini - ha a che fare con la libertà, perché può permettere di volare oltre il suo significato stretto, mentre il termine ha a che fare con la necessità, costringe e, per eccesso figurato, imprigiona in una definizione… Sono persona (in antico greco “di fronte allo sguardo”) perché un altro mi guarda e, guardandomi, mi vede; senza l’altro viene meno il mio essere persona e resto individuo, vale a dire unità conclusa in sé, la cui identità è delimitata dai propri confini. La persona è in quanto è in relazione con l’altro…L’individuo basta a se stesso in un’illusoria autosufficienza. Il verbo individuare significa isolare una persona per distinguerla fra tante, separarla dal resto e l’individualismo, culto e ideologia fondati sull’individuo, è una delle cifre del nostro tempo".
d.b.
Le date dell'evento:- 04/11/2023
Dronero