“Viaggio al Belgio” del peveragnese Mattia Napoli al Cinema Monviso di Cuneo

Nell’ambito della manifestazione “Cultura in piazza” a cura dell’Assemblea Giovanile del comune di Cuneo, il primo appuntamento in programma della rassegna cinematografica (mercoledì 17 maggio alle ore 21 al Cinema Monviso) è la proiezione del docufilm "Viaggio al Belgio" del peveragnese Mattia Napoli. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. A seguire dibattito con il regista e Giada Baldi, dottoranda in storia contemporanea all’Università di Torino. 

LA TRAMA - Claudio da oltre 40 anni vive in Belgio e, dopo una vita di lavoro, attraverso un continuo incedere in un paesaggio innevato, avverte il bisogno di lasciarsi andare ad una serie di riflessioni ripercorrendo le tappe di un evento che ha segnato un’intera generazione di italiani.
 Un corollario di personaggi caratterizzati da sentimenti ambivalenti si affianca e si affranca dal suo cammino.  Claudio sembra aver razionalizzato questo sentimento ambivalente per rispetto della sua coscienza… 

CONCORSI - Il film, terminato da poco, è stato selezionato alla VI edizione del Videoart Festival di Roma, ed è arrivato in semifinale al Festival  internazionale del documentario “Marcellino de Baggis” di Taranto. La proiezione del 17 Maggio a Cuneo sarà la prima ufficiale del film. 

 

NOTA - Le migrazioni hanno caratterizzato la storia dell’uomo sin dalle sue origini.
 Dagli spostamenti in grandi gruppi dell’ epoca preistorica alle ricorrenti invasioni delle popolazioni provenienti dall’Asia orientale, dai movimenti di popolazioni provenienti dalla penisola arabica alla colonizzazione greca e romana, dai trasferimenti degli schiavi alle ondate di barbari provenienti da ogni parte d’Europa fino ad arrivare al giorno d’oggi in cui fuga da miseria, fame e guerre sono testimonianza tangibile di un nuovo cambiamento in atto.  Obiettivo del film è dare nuova linfa ad un capitolo importante dell’emigrazione italiana e ricordare qual è il prezzo che una migrazione esige alla luce di un tema di grande e controversa attualità che in questi giorni sta investendo anche la città di Cuneo.  

Dimenticare la propria storia equivale a negare almeno una parte della propria identità nazionale, della propria cultura. Ricordare pu  essere un esercizio utile o piacevole così come imbarazzante o sgradevole ma è necessario per analizzare più serenamente i cambiamenti che stiamo vivendo, senza quegli atteggiamenti incattiviti propinati ad alta voce da una parte della politica o della popolazione portata ad accreditare falsi storici.  Il documentario si propone di ricordare perché ed a quali condizioni molti italiani sono partiti per il Belgio in quanto c’è scarsa memoria in tutto questo, una affettuosa lettera d’amore per le generazioni di italo-belgi a venire che, dovessero dimenticare le ragioni della propria condizione, difficilmente avranno la forza per costruire un futuro oggi più che mai pieno di incognite.  

 

L’invito alla visione è rivolto a tutti. 

F.R.