Vitriol, ore 21,15
Le 500 e 1 notti ad Aichach. Granda in Rivolta entra nelle carceri tedesche
Lunedì 3 marzo al Vitriol di Fossano un dialogo con Jasmine Alem, scrittrice italo-egiziana che racconta la discesa nel baratro della tossicodipendenzaSarà una serata diversa dai soliti appuntamenti quella organizzata dall’associazione culturale fossanese Granda in Rivolta al Vitriol di via Ancina 7 a Fossano, per lunedì 3 marzo alle 21,15.
L’ospite infatti non sarà un poeta o uno scrittore di prosa nel senso più tradizionale del termine, ma l’autrice di un diario. Intimo, doloroso, liberatorio, salvifico. Nel locale fossanese è infatti attesa Jasmine Alem scrittrice per passione, educatrice per formazione e amante della vita. Jasmine Alem è uno pseudonimo, ma per conoscere chi si cela dietro al nome, all’immagine avvolta dal mistero occorrerà essere presenti e mettersi in gioco. Perché il libro di Jasmine Alem non è solo un diario, ma un concentrato di intimità e ricerca della libertà.
Di madre romana e padre egiziano, nata a Roma nel 1988, dove risiede Jasmine si definisce una eterna viaggiatrice, sia fisicamente che con la mente: “Non amo definire e definirmi, ma col tempo posso dire di essermi scoperta una persona altamente sensibile, iperattiva, che cerca di trovare un equilibrio in sé stessa e un posto in questo mondo, che ho sempre sentito molto diverso da quello nel quale avrei voluto stare - racconta -. Per questo il più possibile, cerco di crearmene uno mio, dove mi senta a casa e dove sono sicura di trovare persone con le quali condividere i miei stessi valori”. Nel creare un mondo tutto suo Jasmine Alem è anche scivolata nel baratro della tossicodipendenza, anni al contempo bui e onirici, culminati con l’arresto in Germania.
“Mi piacciono gli animali, in particolare i cani, e la mia, di quasi 12 anni, è l’amore della mia vita. - prosegue - Attualmente vivo con lei, a Roma, e ho un lavoro stabile, in sintonia con gli studi che ho compiuto. Ho da poco pubblicato un libro che descrive un percorso difficile della mia vita, che mi ha permesso però di apprezzarla molto di più”. Il libro a cui fa riferimento Jasmine Alem è “Le cinquecento e una notti (a Aichach), edito da Libereria: “Mi sono ritrovata in carcere in Germania, non conoscendo una parola di tedesco e, per tenere la mente occupata, ho iniziato a scrivere un diario - spiega Alem -. Era il 2016 e mi arrestarono per spaccio di sostanze stupefacenti. Ero tossicodipendente (poli-assuntrice) e ho avuto una condanna di 4 anni e 6 mesi, che ho scontato una parte in Germania (ad Aichach, vicino a Monaco) e l’altra a Roma (a Rebibbia), e l’ultimo anno ai domiciliari (quattro anni in tutto). Dopo aver revisionato, tagliato e asciugato, ne è uscito il racconto del mio percorso personale di disintossicazione dalle droghe, della quotidianità carceraria, e della riappropriazione di una vita che si stava sgretolando davanti ai miei occhi senza che me ne rendessi conto. Il tempo non passava mai e la severità delle regole detentive del carcere bavarese, rendevano le mie giornate lunghe e piene di dolore. Nel tentativo di trasmettere questo senso di ‘perdizione della mente’, ho deciso di non mettere il numero delle pagine. La scrittura mi ha aiutata ad auto-medicarmi e a trasformare quel periodo in un’esperienza di crescita. Amore, tradimenti, sofferenza, ma anche tanta forza, sono racchiusi in questo libro, che attraverso la scrittura autobiografica, rappresenta la mia vittoria personale e mi ha dato la possibilità di vedere la vita con occhi diversi, amare me stessa e anche di più, la libertà”.
Redazione
Le date dell'evento:- 03/03/2025

Fossano - eventi - Libri - letteratura - Jasmine Alem