Mondovì, ore 8.30
Mondovì, le celebrazioni per il Giorno della Memoria e per il Giorno del Ricordo
Porteranno i nomi di Giuseppe Biagio Fulcheri, Piero Garelli e Guido Calleri le tre pietre d’inciampo che la Città di Mondovì poserà sabato 26 gennaioPorteranno i nomi di Giuseppe Biagio Fulcheri, Piero Garelli e Guido Calleri le tre pietre d’inciampo che la Città di Mondovì poserà sabato 26 gennaio 2019, nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare il Giorno della Memoria. Tre mattonelle incastonate per terra, per dire che Mondovì non dimentica le sue vittime, non scorda quell’orrore.
"La Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo – afferma il sindaco, Paolo Adriano – richiamano le pagine più buie della storia d’Italia e d’Europa. Pagine che colpiscono la nostra coscienza e che abbiamo il dovere di scolpire nella mente, affinché ciò che è stato non sia mai più. Il 27 gennaio 1945, con l’apertura dei cancelli di Auschwitz, il mondo scopriva l’orrore dei campi di concentramento e di sterminio. Il 10 febbraio 1947 l’Istria e gran parte della Venezia Giulia venivano assegnate alla Jugoslavia: una data divenuta simbolo dei massacri delle Foibe, dell’esodo degli istriani, dei friulani e dei dalmati italiani e della complessa vicenda del confine orientale. L’esito funesto dell’odio che attraversò l’Europa ci sia da monito contro l’indifferenza e l’intolleranza pericolosamente riaffioranti e ci esorti a vigilare sugli irrinunciabili traguardi raggiunti dalla nostra civiltà democratica e sui diritti inviolabili dell’uomo tutelati dalla Costituzione".
La Giornata della Memoria
Il programma delle iniziative organizzate per il Giorno della Memoria (domenica 27 gennaio) prende avvio sabato 26 gennaio alle ore 8,30, con la deposizione di corona commemorativa presso la stele posta all’esterno del cimitero urbano. Seguiranno deposizioni di corone anche al Monumento “Morti per la Libertà” (ore 8,45 – Scalone dell’Altipiano) e al Monumento alla Shoah (ore 9,00 – scuola Media “Anna Frank”).
Alle ore 9,30, posa delle pietre d’inciampo in memoria di Giuseppe Biagio Fulcheri (via Oderda 34/36), Piero Garelli (via San Francesco d’Assisi 12) e Guido Calleri (corso Statuto 27), deportati nel campo di concentramento di Mauthausen – Gusen.
"La posa delle pietre d’inciampo – dichiara l’assessore all’Istruzione, Luca Robaldo – è un passo importante per la ricostruzione della memoria condivisa di quei momenti terribili. Anche questa volta le scuole hanno portato avanti un prezioso lavoro di ricerca, finalizzato non solo alla conservazione del ricordo, ma anche alla formazione di una generazione di cittadini consapevoli, cui consegnare la costruzione del domani".
La mattinata si concluderà con “La mala novella di quanto, ad Auschwitz, è bastato animo all’uomo di fare dell’uomo”, momento di riflessione con gli studenti delle scuole di Mondovì, in programma al Teatro “Baretti” alle ore 10,30. Dopo il saluto delle Autorità presenti e l’introduzione del prof. Stefano Casarino, presidente dell’Anpi Mondovì, è prevista la lettura di brani tratti dalle opere di Primo Levi, nel centenario della nascita, a cura di Giuditta Aimo e Mafe Bombi, con l’intervento di Daniele La Corte e Andrea Elena.
Martedì 29 gennaio, alle ore 8,30, presso il Teatro “Baretti”, lezione-concerto “La nota dolente”, spettacolo musicale riservato agli alunni della scuola secondaria di primo grado IC 1 Mondovì. La mattinata sarà curata da “La Fabbrica dei Suoni” di Venasca (progetto “Diderot” finanziato dalla Fondazione Crt).
Il Giorno del Ricordo
Lunedì 11 febbraio si svolgeranno, invece, le celebrazioni per il Giorno del Ricordo, che cominceranno alle ore 11 con la deposizione di corona presso i giardini della stazione ferroviaria di Mondovì Altipiano. Alle ore 11,30, al Teatro “Baretti”, verrà proiettato il documentario “La città vuota. Pola 1947, il suo esodo e la sua storia”. Un film realizzato dall’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” e dall’Istituto Luce Cinecittà, in occasione del 70° anniversario del Trattato di Pace di Parigi (2017). Attingendo al patrimonio dell’Istituto Luce, a documenti d’archivio e a contributi letterari, il documentario ripercorre le tormentate vicende dell’esodo da Pola della popolazione giuliano-dalmata, ricostruendo una delle vicende più drammatiche del secondo dopoguerra.
c.s.
Le date dell'evento:- 26/01/2019
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