Giornata FAI d'Autunno: 15 ottobre
Morozzo, Rocca de' Baldi, Verzuolo e SaluzzoSoffermare l'attenzione sulla piazza che attraversiamo ogni giorno o scoprire come vivevano i proprietari dell'elegante palazzo che vediamo dal balcone di casa. Se viste con occhi curiosi e inconsueti, le nostre città possono riservarci grandi sorprese e per questo il FAI invita a rinnovare il nostro sguardo sull'Italia partecipando domenica 15 ottobre alla Giornata FAI d'Autunno, realizzata dai Gruppi FAI
Giovani e dalle Delegazioni a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l'Italia” attiva fino al 31 ottobre.
Per l'occasione oltre 3.500 volontari accompagneranno i visitatori alla scoperta di 600 luoghi in tutta Italia, spesso inaccessibili o poco valorizzati, legati da tematiche comuni e punti di vista insoliti. Un giorno di festa per celebrare la “grande bellezza” del nostro Paese, quella nascosta un po' ovunque, che si merita di essere guardata da vicino e che permette agli italiani di riappropriarsi del loro patrimonio, in
modo spontaneo e coinvolgente.
In provincia, gli oltre 50 volontari del FAI propongono due diversi itinerari, per dare la possibilità a tutti di trovare spunti di interesse diversi. Ogni luogo è visitabile con un contributo facoltativo (5 euro per ogni itinerario eccetto i luoghi esclusivi), a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento saranno riservate aperture straordinarie, ed eventi speciali. È possibile iscriversi al FAI durante l'evento (ai banchi informazioni) eccezionalmente con la quota agevolata di 29 euro anziché 39, quota che vale anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it durante tutto il mese di ottobre (quota non applicata ai rinnovi).
A Morozzo e Rocca De Baldi, i volontari della Delegazione FAI Cuneo, invitano il pubblico “Fra arte e natura”, andando alla scoperta di luoghi immersi in un paesaggio naturale genuino e originale, espressione del lavoro e dell'arte umana nel tempo, con una grande valenza storica e artistica. Un percorso che farà scoprire le origini medievali dei due paesi che hanno avuto un importante ruolo nella formazione del territorio come oggi lo conosciamo, ben diverso ai tempi della loro costituzione.
Saranno visitabili:
a MOROZZO ( CN)
La Cappella di Santo Stefano (Via Santo Stefano)
Conserva, nel catino absidale, un curioso ciclo di affreschi risalente all'epoca tardogotica (1400) di una bellezza rara, che raffigura la vita del santo, con scene della sua infanzia e della sua vita adulta e testimonia l'antica presenza di un monastero agostiniano del XI secolo.
Santuario del Bricchetto: Gli Affreschi Mariani del '400 (Via Santuario) Ricostruito verso la metà del XV sec. fu ampliato e modificato in seguito. Nel 1826 la facciata fu ricostruita in mattoni in forme neogotiche e venne alzato un piccolo campanile. I pregevoli affreschi interni risalgono alla fine del XV sec.: ricoprono il presbiterio e parte della navata rappresentando il ciclo pittorico più completo sulla vita della Vergine di tutto il Piemonte. Un tempo era chiaramente leggibile il nome del committente, Biagio Fauzone, con quello del pittore, Giovanni
Mazzucco e la data, 30 Luglio 1491.
Parco Naturale di Crava di Morozzo: Alla Ricerca del Martin Pescatore. (Ingresso da parcheggio distributore “Gazzola”, Morozzo oppure da Crava.)
Uno dei più importanti ambienti umidi del Piemonte meridionale tutelato già dal 1979 come “Oasi della LIPU”, occupa in massima parte terrazzamenti prodotti dal torrente Pesio, comprende due bacini artificiali, comunemente definiti laghi di Crava e di Morozzo, ed alcuni stagni di diversa profondità, realizzati nel corso degli anni per favorire la biodiversità dell’area. La ricchezza dei diversi ambienti umidi ha favorito l’insediamento di numerose specie avifaunistiche. Lungo le sponde del torrente Pesio, caratterizzate da ontani neri e salici, è possibile osservare fra gli altri il martin pescatore, il merlo acquaiolo ed il cormorano. Dai numerosi capanni della riserva è possibile osservare un grande numero
di specie differenti, completamente immersi nel proprio habitat naturale. È consigliato un abbigliamento sportivo e comode scarpe da trekking.
Luogo ideale per birdwatching: è consigliato munirsi di binocolo. Alle ore 10:30 e alle ore 14:30 sarà possibile, per chi vorrà effettuare una visita approfondita dell'area, seguire un percorso di gruppo accompagnato da un Guardia Parco scoprendo così angoli particolari
del luogo e la loro flora e fauna tipica. Consigliato soprattutto per appassionati o giovani visitatori curiosi. A partire dalle ore 14:00 sarà attivo un servizio navetta che collegherà i due ingressi per consentire un ritorno agevole dei visitatori ai rispettivi punti di ingresso.
All'interno dell'area naturalistica è presente una foresteria convenzionata che offre la possibilità di consumare un pasto immersi nella natura.
A ROCCA DE' BALDI:
Il Castello dei Marchesi Morozzo della Rocca (piazza Pio VII) – Banco informazioni e accredito In origine fu un edificio a carattere prettamente difensivo, costituito da una torre del XIII sec. a merlatura ghibellina con funzione di porta di ingresso al borgo, e da alcune stanze adiacenti. Nel corso dei secoli fu progressivamente trasformato in palazzo residenziale come dimora dei Signori di Morozzo dal 1643 fino al 1823. Nel corso del '600 si costruì un avancorpo verso la piazza con un bel portale dorico. Uno scalone conduceva alle grandi sale del primo piano che presentano ancora bei soffitti a cassettoni con decorazioni originali. Nel 1710 l’architetto F. Gallo realizzò un ulteriore ampliamento costituito da un corpo laterale caratterizzato da una grande infilata di sale rivolte verso il parco, e da un lungo corridoio verso la piazza. Oggi si presenta di colore rosso scuro ma, in origine, era di stucco bianco con decori neri come tutti gli edifici dei Marchesi Morozzo della Rocca, e come ancora oggi si presenta l'adiacente Badia, rimasta di proprietà della famiglia.
Chiesa di San Marco: l'Altare Barocco più bello del Piemonte (via Briatore)
Consacrata nel 1517, la chiesa è composta da una navata centrale e due laterali probabilmente un tempo in stile romanico-gotico; nel 1725 per opera dell’Arch. Francesco Gallo venne profondamente trasformata, assumendo le attuali forme barocche. All'interno si può ammirare un magnifico altare in stile barocco, opera dei fratelli Giuseppe e Giovanni Carlone che lo costruirono nel 1675, ritenuto dalla critica d’arte, uno dei più belli altari barocchi della seconda metà del ‘600. È ornato da 6 statue marmoree: al centro è posto il gruppo dell’Annunciazione con le statue della Vergine e dell’Arcangelo Gabriele, ai lati le statue di San Giovanni Battista e di San Giovanni Evangelista, in alto vi sono le statue del Re Davide e del Profeta Isaia. Originariamente presente nella chiesa di Nostra Donna a Mondovì, venne trasportato qui con l’impiego di 117 carri trainati da buoi e rimontato nell’attuale collocazione per sfuggire alla distruzione napoleonica ottocentensca. Inoltre, eccezionalmente per gli iscritti FAI, sarà possibile visitare, a partire dalle ore 16:30, la Badia S. Maria del Castello dei Marchesi Morozzo della Rocca (cappella gentilizia) (piazza Morozzo, 2) Bellissimo gruppo architettonico costituito da Chiesa e campanile che si erge sullo sperone verso il torrente Pesio, in posizione panoramica, visibile dal corso d'acqua e dall'ingresso dell’oasi naturalistica nelle vicinanze. Costruita nel 1668 su progetto dell'Arch. Giovenale Boetto di Fossano è oggi proprietà privata dei Marchesi Morozzo della Rocca. Le aree esterne al complesso abbaziale si estendono complessivamente su una superficie di circa 3.000 mq. L'impianto del giardino, prima ispirato agli orti monastici medievali, fu modificato da una sistemazione seicentesca, più scenografica, con percorsi che collegavano la residenza ai possedimenti terrieri e poi ancora modificato nell'Ottocento. Oggi il sito è composto da un'area verde interna al complesso residenziale, d'antico accesso alla casa abbaziale, e da un'area a parco cui si accede mediante un viale fiancheggiato da maestosi esemplari di ippocastano. Vera chicca dell'intera giornata sarà il concerto del gruppo vocale “Cantus Firmus”, riservato agli iscritti FAI, nella Cappella della Badia, alle ore 17:00. Un ottetto vocale che presenterà un repertorio di musica che va dai brani classici sacri e profani a 4 voci dal periodo rinascimentale fino al '700, al gospel e spiritual, fino al jazz e alla musica pop a 5, 6, e 8 voci. Prenotazioni www.faiprenotazioni.it oppure [email protected]
Tutti i restanti luoghi di Morozzo e Rocca De Baldi saranno aperti dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 18:00.
Il Gruppo FAI Saluzzo invita invece a scoprire Un borgo scrigno del Piemonte medievale: Verzuolo e il castello dei Marchesi di Saluzzo. Verzuolo è un piccolo centro collinare, di origine antichissima che comincia ad assumere una fisionomia propria e definita nel Medioevo, diventando un nucleo urbano ben articolato. Possiede una grazia, un’individualità storica e un patrimonio d’arte che emergono dalle varie tappe della sua esistenza.
Saranno visitabili, a Verzuolo:
Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo (Via al Castello) Dipendenza dell’abbazia di San Benigno di Fruttuaria dalla metà del XII secolo divenuta parrocchia alla fine del XVIII, sorge alle porte del ricetto medievale, nell’antico borgo Villa, ai piedi della collinetta dominata dal castello costruito nel 1377 dal Marchese Federico II di Saluzzo. Costituisce uno dei più straordinari complessi architettonici dell’interno saluzzese, formato dalla chiesa gotica, dal campanile romanico e dal battistero ottagonale barocco, il tutto racchiuso in una cinta muraria in cui si apre un arco a tutto sesto in conci tufacei. Visite a cura di: ACV Associazione Culturale Verzuolo
Chiesa della Confraternita (Via al Castello)
Costruita tra il 1728 e il 1749 sul sito dell’antico ospedale di carità e poi della chiesa quattrocentesca della Confraternita dei Disciplinati Bianchi, questo edificio presenta un’elegante facciata a due ordini in cotto lievemente convessa. L’interno è ad una sola navata con due cappelle laterali ad una delle quali è addossato un modesto campaniletto. L’ingresso avviene da un ricco portale ligneo, i cui pannelli superiori rappresentano l’Annunciazione. Significativi sono il coro ligneo del 1655 e tre ancone secentesche di pregevole fattura. Visite a cura di: ACV Associazione Culturale Verzuolo
Inoltre, eccezionalmente per gli iscritti FAI, sarà possibile visitare il Castello dei Marchesi di
Saluzzo luogo privato chiuso al pubblico da anni. Edificato da Federico II nel 1377 sulle rovine di un preesistente castello, fu ingrandito e fortificato dai suoi successori. Di forma quadrata, rinforzato agli angoli da quattro torri, due quadrate e due rotonde, era circondato da fossati e un ponte levatoio isolava la fortezza principale dal cortile esterno. Nel XV secolo fu trasformato in palazzo di villeggiatura, inaugurando la sua stagione più sontuosa che durò fino alla metà dell’Ottocento quando, estintasi la famiglia di conti di Verzuolo, iniziò la progressiva decadenza, passando di proprietà prima ai Mola di Larissè e poi ai Barbiellini Amidei, suoi attuali proprietari. Il crollo di una delle due torri quadrate che per secoli avevano contribuito a renderlo inespugnabile, l’abbattimento nel 1938, perché pericolanti, della torre del Belvedere e dell’altra torre quadrata, hanno mutato la possente immagine esterna, mantenendo tuttavia inalterato il fascino di imponente dimora medievale.
Prenotazione obbligatoria su www.faiprenotazioni.it
c.s.
Le date dell'evento:- 15/10/2017
Fondoambiente