L'Avis spegne 90 candeline e festeggia a Savigliano

Sabato 14 aprile con inizio alle ore 15.30 presso il Teatro Milanollo di Piazza Casimiro Turletti 7 a Savigliano, si terrà la manifestazione “90 anni della nostra storia” per celebrare i 90 anni di Avis, la più grande organizzazione di volontariato presente in Italia fondata nel 1927 a Milano dal Dottor Vittorio Formentano, che per primo comprese il valore di sviluppare un’offerta di sangue libera, volontaria e gratuita, pubblicando su un quotidiano dell’epoca un appello per la costituzione di un gruppo di volontari. All’invito risposero 17 persone dando vita, nell’ufficio milanese di via Moscova, al primo gruppo AVIS.

 

L’associazione si costituì ufficialmente nel 1929, sempre a Milano, permettendo con la sua attività a chiunque di accedere gratuitamente alle terapie trasfusionali a quel tempo riservate solo ai cittadini più abbienti. Fin dal primo momento i donatori di sangue furono sottoposti regolarmente ad accurati controlli sanitari, a tutela della salute propria e dei pazienti creando così i presupposti per una grande attività di prevenzione e di educazione sanitaria.

 

Alla fine degli anni ’50 nel nostro paese i soci donatori di AVIS erano circa 100 mila, ma con il passare degli anni è maturata una nuova cultura della donazione che ha sostituito agli ideali di eroismo, sacrificio e generosità caritatevole, lo spirito di consapevolezza dei bisogni di responsabilità, di coscienza civica e di partecipazione.

 

Oggi sono circa 1.200.000 i soci, distribuiti in più di 3 mila sedi sparse sul territorio, che offrono un contributo di circa 2 milioni di donazioni all’anno. 

 

Sarà consegnata la Medaglia del 90° a dirigenti e rappresentanti degli enti locali e istituzioni che hanno affiancato l’Avis negli ultimi decenni di impegno. Dopo l’intervento introduttivo del Presidente Provinciale Giorgio Groppo su “90 anni di Avis. Patrimonio del Paese”, sono previsti interventi di ex dirigenti avisini, sindaci, presidenti di Provincia e quanti vorranno portare il proprio contributo, intervallati da interventi musicali del duo cameristico Brondello – Bersia. 

 

Afferma Giorgio Groppo: “Non sarà un’autocelebrazione ma una manifestazione molto sobria per fare memoria della nostra storia e con essa il contributo che ha dato Avis per lo sviluppo della nostra società”.

c.s.