"Accusare Civallero di ‘neofascismo, antiecologismo e attacco alle libertà civili’ è sbagliato e ingiustificato"
Un lettore risponde al comunicato diffuso da Cuneo Possibile nella giornata di ieri. Riceviamo e pubblichiamo le sue riflessioniRiceviamo e pubblichiamo una breve riflessione di un lettore in risposta al comunicato diffuso nella giornata di ieri da Cuneo Possibile e pubblicato dalla nostra testata online.
Cari concittadini,
ho letto con interesse le considerazioni da voi espresse in merito al risultato del primo turno delle elezioni comunali a Cuneo. La passione politica giovanile che traspare dalla vostra attività è positiva in una epoca di forte disinteresse verso la res publica. Tuttavia, vi invito a riflettere sul pericolo di vedere le cose in modo troppo radicale e sull'importanza dell'articolo 27 della Costituzione, ovvero della responsabilità penale individuale e della non colpevolezza sino alla condanna definitiva.
Perchè, quindi, applicare ad una persona come il candidato del centrodestra Civallero che non risulta mai aver commesso atti inneggianti a epoche buie della storia, la definizione di "rappresentante di partiti che inneggiano all’odio, alle discriminazioni, che condannano la libertà di scelta", frase molto grave non suffragata da fatti concreti qui a Cuneo?
Perchè gettare la croce addosso anche alle tante persone credenti in un centrodestra di governo moderno e liberale, lontano da ogni totalitarismo e che, se fossero ancora in vita, sosterrebbero figure come De Gaulle o Churchill, "pericolosi reazionar" che combattevano in prima linea contro la barbarie nazista? I processi sommari, le accuse gratuite, il giustizialismo cieco, non sono elementi amici della democrazia. La vera democrazia non sta nell'accusare l'avversario senza prove certe e inconfutabili ma, al contrario, passa dal rispetto delle regole, dalla capacità di dialogo e mediazione, dalla intelligenza di discernere il grano dal loglio.
Lorenzo Pallavicini
Redazione
CUNEO lettera