Amministrative, Borgo San Dalmazzo: Borgo 3.0 esce di scena. Giordano: "Può succedere di tutto"
Scenari in continua evoluzione in vista delle elezioni del 12 giugno: ad oggi l'unica certezza è rappresentata dalla candidatura di Roberta RobbioneAi nastri di partenza delle amministrative 2022 a Borgo San Dalmazzo non ci sarà la lista Borgo 3.0, oggi in minoranza. Il gruppo si era presentato alle elezioni del 2017 a sostegno del candidato sindaco Fulvio Molinengo, ma la sua esperienza amministrativa non proseguirà. Una scelta dettata in particolare dagli impegni personali di gran parte dei consiglieri: “Si tratta di impegni che non ci permettono di continuare come gruppo. - spiega il capogruppo Marco Bona - Ci dispiace, perchè pensiamo che Borgo avrebbe bisogno di una politica più costruttiva, che lasci da parte lo scontro”.
Il bilancio di questi cinque anni per Bona resta positivo: “Eravamo un gruppo eterogeneo, siamo stati capaci di trovare un equilibrio. Abbiamo lavorato analizzando i problemi, ricercando soluzioni, cercando di andare oltre le polemiche e le divergenze. Siamo stati criticati per come abbiamo interpretato il nostro ruolo di opposizione, ma abbiamo raccolto dei risultati: sono cose che non si vedono, ma so per certo che ci sono state scelte dell’amministrazione influenzate dalle nostre posizioni”. Infine una “battuta” sul momento della politica borgarina: “Sto assistendo con rammarico e anche con un po’ di amarezza al dibattuto pubblico nella nostra città. Prendiamo il progetto per il parco fotovoltaico e l’ultimo Consiglio comunale: gli incontri con Italgen sono iniziati da tempo e sono stati numerosi, perchè certe rimostranze e certe dichiarazioni vengono fuori solamente adesso?”.
Secondo quanto emerge, è improbabile che gli attuali consiglieri di Borgo 3.0 scelgano di candidarsi in altre liste per le elezioni del prossimo 12 giugno, ad eccezione di Piermario Giordano, per il quale sono aperte diverse ipotesi. “A livello personale posso dire che ad oggi può succedere tutto e il contrario di tutto. - commenta il presidente del Parco Alpi Marittime - Sono aperti diversi dialoghi”. Alcuni di questi dialoghi, secondo le indiscrezioni, sarebbero stati intavolati anche con la maggioranza uscente, che non ha ancora scelto il suo candidato: in lizza i nomi già emersi nelle scorse settimane, quelli dell’attuale vicesindaco Beppe Bernardi e del consigliere Francesco Papalia.
L’unica certezza, in vista delle urne, è rappresentata da Roberta Robbione, che si candiderà a diventare il primo sindaco donna nella storia di Borgo San Dalmazzo dopo aver rassegnato le dimissioni dal ruolo di vicesindaco lo scorso gennaio. Era una certezza, fino a pochi giorni fa, anche la lista civica “La Torre”, la prima ad essere uscita allo scoperto con Marco Borgogno a fare da referente di punta: il gruppo, però, avrebbe perso alcuni “pezzi” nelle ultime settimane e potrebbe anche decidere di non presentarsi alle elezioni (o quantomeno non presentarsi con un suo candidato Sindaco, appoggiandone uno degli altri in corsa).
Più defilata, infine, la posizione di Pierpaolo Varrone, già sindaco dal 2002 al 2012: nelle scorse settimane si era parlato di una sua nuova candidatura, ma ad oggi sembra improbabile vederlo in corsa per tornare primo cittadino (più verosimile la sua presenza in una lista in appoggio a uno degli altri candidati).
Andrea Dalmasso

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