Anche nei piccoli comuni per presentarsi alle elezioni bisognerà raccogliere le firme
Approvato emendamento al Senato per frenare le "liste civetta". Con una sola lista il quorum scende dal 50% al 40%Novità all’orizzonte per i piccoli Comuni. Sono stati approvati al Senato due emendamenti presentati al “Decreto Elezioni”. Il primo si concentra sul quorum, abbassando dal 50 al 40% dei votanti la soglia per la validità dell’elezione nel caso in cui si presenti una sola lista.
In molti ricorderanno il caso beffardo di Rossana, quando nel maggio 2019 il sindaco uscente Maurizio Saroglia si fermò poco sotto il 49% dei consensi, aprendo le porte al commissariamento prefettizio. La sua lista “Uniti per Rossana" era l’unica in corsa per guidare il comune della val Varaita.
Il secondo provvedimento esclude gli iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’estero) dal calcolo dei votanti, sempre ai fini del raggiungimento del quorum. I residenti all’estero potranno votare per il loro comune di origine, ma non incideranno sulla validità dell’elezione.
Un altro articolo approvato al Senato affronta invece il problema delle liste civetta, introducendo la raccolta delle firme anche nei Comuni sotto i mille abitanti. Si è convenuto di definire per i Comuni con abitanti compresi tra mille e duemila che le firme richieste siano da un minimo di 25 ad un massimo di 50, nella fascia compresa tra i 751 e i mille abitanti il numero di firme sia tra 15 e 30, nella fascia compresa tra i 501 e i 750 abitanti il numero di firme sia compreso tra 10 e 20, nella fascia sino ai 500 abitanti sia tra 5 e 10.
“Voglio esprimere apprezzamento per il modo in cui si è lavorato in Commissione e nel Comitato ristretto su questo testo - ha detto Mino Taricco - È un tema di democrazia reale in alcuni territori a bassa densità abitativa e per tantissime piccole Comunità, dove si verificavano purtroppo situazioni che non aiutavano le Comunità locali a gestire in modo corretto i procedimenti elettorali”. “Credo che sia un dato positivo il modo in cui si è lavorato con concretezza, grande collaborazione ed anche in tempi relativamente celeri - Ha aggiunto il senatore dem -. Rappresenta, pur nella soluzione di un problema puntuale, un segnale importante da parte nostra nei riguardi delle Comunità locali, di attenzione anche alle piccole cose, che spesso rappresentano la differenza tra “dare risposte e semplificare procedimenti” o semplicemente “parlarne soltanto””.
Ora il testo, prima di diventare legge, dovrà essere approvato anche alla Camera.
s.m.
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