Borgna candidato alle regionali 'spaccherebbe' la maggioranza in Comune
Il Sindaco, incalzato da Centro per Cuneo, butta acqua sul fuoco 'Nessuno me l'ha chiesto', ma...Le divisioni interne alla maggioranza in Consiglio comunale che avevamo evidenziato non più di una settimana fa sono emerse con forza nella serata di ieri, mercoledì 11 luglio, quando il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, è stato 'costretto' a uscire allo scoperto sulla 'vociferata' candidatura alla presidenza della Regione. Non dai bolscevichi della Cuneo per i Beni Comuni, non dagli intransigenti Cinque Stelle e nemmeno da quel fascistone di Lauria: a chiedere al primo cittadino di fare chiarezza sulla sua posizione è stato uno dei principali 'azionisti' della maggioranza, vale a dire la lista 'Centro per Cuneo' che conta ben sette consiglieri comunali e quattro assessori 'di peso' in Giunta (Luca Serale, Davide Dalmasso, Franca Giordano e Cristina Clerico). La lista di centro, con lieve pendenza a destra, ha scritto a una lettera pubblica che ha portato Borgna a replicare a stretto giro di posta, sempre con una missiva 'aperta', che nessuno gli ha chiesto, né lui ha dato, la disponibilità a candidarsi alla presidenza della Regione.
Non è però finita qui. Tutt'altro. Lo scenario che avevamo rivelato venerdì scorso per il post-Borgna (che avvenga dal 2019 o nel 2022) con l'attuale maggioranza divisa in due (con le liste civiche da una parte e il Partito Democratico dall'altra) è stato, e neanche troppo velatamente, confermato dalla missiva vergata dal gruppo di Luca Pellegrino che ha ricordato che nel 2017 non avrebbe sostenuto la candidatura auspicata dal Partito Democratico (più Moderati e Crescere Insieme) di Patrizia Manassero, oggi vicesindaco. Se non lo avesse fatto ieri non si capisce perché dovrebbe farlo domani e ciò va a supportare la tesi da noi sostenuta, vale a dire che Borgna è l'unico in grado di tenere insieme questa maggioranza (Centro per Cuneo è decisiva, con sette consiglieri n.d.r.).
Dal canto suo l'attuale sindaco non ha escluso definitivamente la possibilità di correre per le regionali, ma ha semplicemente 'preso tempo' in quanto il fatto che nessuno gliel'abbia chiesto e che lui non abbia dato la disponibilità non significa che non possa 'scendere in campo' l'anno prossimo. In ogni caso l'ipotesi di Borgna leader della coalizione di Centrosinistra alle prossime regionali è tutta in salita. Nonostante l'attuale primo cittadino goda di un grande consenso personale e sia uno dei pochi uomini spendibili per Pd e alleati in Piemonte c'è da considerare la 'faida' che scoppierebbe in quel di Cuneo, oltre a una serie di valutazioni d'opportunità. Per Borgna sarebbe indiscutibilmente meglio terminare il mandato da sindaco per poi presentarsi alle regionali nel 2024 (o alle politiche 2013), forte di un doppio mandato da sindaco e dell'appoggio di tutte le liste che oggi lo sostengono e domani si scanneranno (politicamente): nonostante si dividano su qualunque cosa, il suo nome sembra l'unica cosa in grado di metterle d'accordo. Perchè forzare i tempi?
Baron Litron
CUNEO cuneo - Patrizia Manassero - Federico Borgna - Partito Democratico - Consiglio comunale - Giunta - Regionali - Centro Per Cuneo