'Chiamate i nuovi comuni Busca Valmala e Saluzzo Castellar'
Il sindaco di Sampeyre, Domenico Amorisco, lancia una provocazione ai primi cittadini dei piccoli centri che stanno per fondersi con comuni più grandiDalle colonne di Cuneodice.it il sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco (già sindaco di Valmala) lancia una provocazione ai primi cittadini dei comuni che stanno per fondersi con comuni più grandi: “Cari colleghi interessati, pretendete che i nuovi Comuni che nasceranno dalle fusioni prendano la denominazione, nei nostri casi, di Busca-Valmala e di Saluzzo-Castellar. Magra consolazione per i residenti nei Comuni più piccoli, ma almeno mal comune mezzo gaudio oltre al fatto che quei Comuni che cancellate con la fusione continueranno a sopravvivere nella storia almeno nella denominazione del nuovo Comune!"
Il vuclanico sindaco della val Varaita non ci sta: "Mentre il PD al Governo prima delle elezioni del 4 marzo scorso ha riportato una prevedibile quanto sonora “debacle”, qualche sindaco nostalgico, dimenticando la sconfitta, in questi ultimi giorni sta rispolverando l’istituto della fusione fra i Comuni piccoli che la legge Delrio, per la cronaca la legge 7 aprile 2014 n.56, per i quali aveva sancito la fusione coattiva entro un termine di scadenza che è stato prorogato annualmente per ben quattro anni sino al 31 dicembre prossimo".
Come preannunciato è il caso della preannunciata fusione di Valmala con Busca in valle Varaita e di Castellar con Saluzzo in Valle Bronda. Sostiene il sindaco di Sampeyre: “Bisogna subito premettere, però, che la legge Delrio oggi è diventata incostituzionale perché risulta approvata nel lontano 2014. In attesa della riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione, riforma che invece è stata bocciata dal Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e quindi quella legge ha perso la sua efficacia contestualmente alla bocciatura della riforma costituzionale”.
Amorisco da sempre contrario non solo alle Unioni ma anche alle fusioni, aggiunge anche: “I Comuni piccoli, che si fondono con quelli più grandi sicuramente decidono la fusione per il miraggio di prendere i contributi straordinari che Stato e Regione stanziano per le fusioni senza rendersi conto che questi contributi verranno corrisposti solo a partire dall’anno successivo all’istituzione del nuovo Comune risultante dalla fusione cioè quando il Comune piccolo non esisterà più perché già incorporato a livello di frazione o borgata, in quello più grande che invece sopravviverà come nuovo Comune e prenderà tutti i contributi senza alcun vincolo specifico di destinazione”.
Carta di identità, licenza di pesca, porto d’armi e tesserino di caccia così come patente di guida e carta di circolazione, per i residenti nei piccoli Comuni incorporati in quelli più grandi a livello di frazioni o borgate, devono essere obbligatoriamente aggiornati sui rispettivi documenti. Sempre per i residenti nei piccoli Comuni incorporati in quelli più grandi dovranno essere modificati i dati catastali delle rispettive proprietà immobiliari e i nuovi indirizzi delle utenze telefoniche oltre ad altri numerosi adempimenti a seguito della fusione sono previsti a loro carico, mentre per i residenti nei Comuni più grandi non è previsto alcun adempimento.
Ed ecco allora che Amorisco ribadisce come la pensa sulle fusioni con una provocazione: “I Comuni più grandi dalla fusione con i piccoli hanno tutto da guadagnare. Perché allora non pretendere che il nuovo Comune derivato dalla fusione prenda la denominazione anche del piccolo Comune, nel caso specifico Comune di Busca Valmala e Comune di Saluzzo Castellar. Se così fosse i numerosi adempimenti di tipo anagrafico, catastali ecc. sarebbero al pari anche a carico dei residenti nei Comuni più grandi e non so se poi i Buschesi e i Saluzzesi sarebbero tanto contenti della fusione approvata dalle rispettive Amministrazioni”. Amorisco conclude: “Costigliole in Valle Varaita può insegnare perché, pur non essendo fuso con Saluzzo, ha la denominazione di Costigliole Saluzzo magari per altre ragioni".
Il vuclanico sindaco della val Varaita non ci sta: "Mentre il PD al Governo prima delle elezioni del 4 marzo scorso ha riportato una prevedibile quanto sonora “debacle”, qualche sindaco nostalgico, dimenticando la sconfitta, in questi ultimi giorni sta rispolverando l’istituto della fusione fra i Comuni piccoli che la legge Delrio, per la cronaca la legge 7 aprile 2014 n.56, per i quali aveva sancito la fusione coattiva entro un termine di scadenza che è stato prorogato annualmente per ben quattro anni sino al 31 dicembre prossimo".
Come preannunciato è il caso della preannunciata fusione di Valmala con Busca in valle Varaita e di Castellar con Saluzzo in Valle Bronda. Sostiene il sindaco di Sampeyre: “Bisogna subito premettere, però, che la legge Delrio oggi è diventata incostituzionale perché risulta approvata nel lontano 2014. In attesa della riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione, riforma che invece è stata bocciata dal Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e quindi quella legge ha perso la sua efficacia contestualmente alla bocciatura della riforma costituzionale”.
Amorisco da sempre contrario non solo alle Unioni ma anche alle fusioni, aggiunge anche: “I Comuni piccoli, che si fondono con quelli più grandi sicuramente decidono la fusione per il miraggio di prendere i contributi straordinari che Stato e Regione stanziano per le fusioni senza rendersi conto che questi contributi verranno corrisposti solo a partire dall’anno successivo all’istituzione del nuovo Comune risultante dalla fusione cioè quando il Comune piccolo non esisterà più perché già incorporato a livello di frazione o borgata, in quello più grande che invece sopravviverà come nuovo Comune e prenderà tutti i contributi senza alcun vincolo specifico di destinazione”.
Carta di identità, licenza di pesca, porto d’armi e tesserino di caccia così come patente di guida e carta di circolazione, per i residenti nei piccoli Comuni incorporati in quelli più grandi a livello di frazioni o borgate, devono essere obbligatoriamente aggiornati sui rispettivi documenti. Sempre per i residenti nei piccoli Comuni incorporati in quelli più grandi dovranno essere modificati i dati catastali delle rispettive proprietà immobiliari e i nuovi indirizzi delle utenze telefoniche oltre ad altri numerosi adempimenti a seguito della fusione sono previsti a loro carico, mentre per i residenti nei Comuni più grandi non è previsto alcun adempimento.
Ed ecco allora che Amorisco ribadisce come la pensa sulle fusioni con una provocazione: “I Comuni più grandi dalla fusione con i piccoli hanno tutto da guadagnare. Perché allora non pretendere che il nuovo Comune derivato dalla fusione prenda la denominazione anche del piccolo Comune, nel caso specifico Comune di Busca Valmala e Comune di Saluzzo Castellar. Se così fosse i numerosi adempimenti di tipo anagrafico, catastali ecc. sarebbero al pari anche a carico dei residenti nei Comuni più grandi e non so se poi i Buschesi e i Saluzzesi sarebbero tanto contenti della fusione approvata dalle rispettive Amministrazioni”. Amorisco conclude: “Costigliole in Valle Varaita può insegnare perché, pur non essendo fuso con Saluzzo, ha la denominazione di Costigliole Saluzzo magari per altre ragioni".
c.s.
SAMPEYRE busca - Sampeyre - Saluzzo - Castellar - valmala - Domenico Amorisco - Unioni - Fusioni