Comunali, cambiano gli equilibri provinciali: il centrosinistra non ha più l'egemonia sulle sette sorelle
Il centrodestra prende Alba con Bo. Bra e Fossano andranno al ballottaggio. A Saluzzo Calderoni difende il Marchesato dall'assalto degli avversari
Cade l’egemonia del centrosinistra sulle ‘sette sorelle’ della provincia. Se fino a ieri lo ‘score’ dei progressisti made in Cuneo parlava di un netto sei a uno nei comuni più importanti (erano in mano al centrosinistra Alba, Bra, Saluzzo e Fossano, oltre che Cuneo e Bra), oggi le cose sono cambiate e non è detto che tra due settimane si possa assistere a un vero e proprio ‘ribaltone’, ma andiamo in ordine.
Ad Alba ha vinto Carlo Bo. L’esponente del centrodestra l’ha spuntata al primo turno con il 51,5% dei voti, distaccando gli avversari con un margine di sicurezza che lo mette al riparo da sorprese che potrebbero provenire dai due seggi che devono ancora dare l’ufficialità i conteggi. Il candidato del centrosinistra Olindo Cervella si è fermato poco sopra il 40%, mentre il Movimento Cinque Stelle di Giorgio Degiorgis è fermo al 4%, poco sopra la lista civica di Lorenzo Paglieri. Gli albesi hanno premiato l’imprenditore fortemente sostenuto dal neoeletto presidente della Regione Alberto Cirio.
Oltre alla capitale delle Langhe, il centrosinistra potrebbe perdere anche Bra e Fossano, che andranno entrambe al ballottaggio.
Sotto la Zizzola il candidato democratico Gianni Fogliato è avanti di 15 punti rispetto a Annalisa Genta, candidata del centrodestra vicina alla Lega. Il 45,6% non è però sufficiente per vincere al primo turno. L’avvocatessa è ferma al 32,7%, ma la partita è aperta in quanto il 17,2% di Sergio Panero, candidato sindaco ‘civico’, ma vicino al centrodestra tornerà in gioco, così come quel 4,6% che è andato al Movimento Cinque Stelle di Giuseppina Giambra. Un risultato modesto per i pentastellati, ma che potrebbe risultare decisivo per Fogliato o Genta. Il verdetto tra due settimane.
Nella città degli Acaja, come prevedibile, è in vantaggio il candidato del centrodestra Dario Tallone con il 41,5% dei voti. Il leghista se la vedrà al ballottaggio con Paolo Cortese sostenuto, oltre che da tre liste civiche, dal Partito Democratico. Sarà da vedere se l’assessore uscente, fermo al 31,4 potrà contare sul appoggio della collega di giunta Cristina Ballario e del suo 19%. Movimento Cinque Stelle fermo all’8%.
Tra 15 giorni si scoprirà il nome del successore di Davide Sordella, con la certezza che, in politica, la matematica non è una scienza esatta.
L’unica ‘roccaforte’ del centrosinistra, insieme a Cuneo e Bra, resta Saluzzo. Il sindaco uscente Mauro Calderoni ha trionfato una seconda volta con il 54,4% dei voti. Alessandra Piano, nonostante il successo del centrodestra nel Marchesato a europee e regionali non è andata oltre il 40,5%. M5s al palo anche a Saluzzo con il 5,2%. Calderoni incassa il successo elettorale dopo il miglioramento della gestione dei flussi dei lavoratori stagionali della frutta.
Il sogno del centrodestra è prendere Fossano e Bra, per avere la 'maggioranza' delle sette sorelle. Per scoprire se ce la farà non resta che attendere. Comunque finirà un dato è certo: il centrosinistra non ha più l'egemonia sui comuni più importanti della Granda.
Ad Alba ha vinto Carlo Bo. L’esponente del centrodestra l’ha spuntata al primo turno con il 51,5% dei voti, distaccando gli avversari con un margine di sicurezza che lo mette al riparo da sorprese che potrebbero provenire dai due seggi che devono ancora dare l’ufficialità i conteggi. Il candidato del centrosinistra Olindo Cervella si è fermato poco sopra il 40%, mentre il Movimento Cinque Stelle di Giorgio Degiorgis è fermo al 4%, poco sopra la lista civica di Lorenzo Paglieri. Gli albesi hanno premiato l’imprenditore fortemente sostenuto dal neoeletto presidente della Regione Alberto Cirio.
Oltre alla capitale delle Langhe, il centrosinistra potrebbe perdere anche Bra e Fossano, che andranno entrambe al ballottaggio.
Sotto la Zizzola il candidato democratico Gianni Fogliato è avanti di 15 punti rispetto a Annalisa Genta, candidata del centrodestra vicina alla Lega. Il 45,6% non è però sufficiente per vincere al primo turno. L’avvocatessa è ferma al 32,7%, ma la partita è aperta in quanto il 17,2% di Sergio Panero, candidato sindaco ‘civico’, ma vicino al centrodestra tornerà in gioco, così come quel 4,6% che è andato al Movimento Cinque Stelle di Giuseppina Giambra. Un risultato modesto per i pentastellati, ma che potrebbe risultare decisivo per Fogliato o Genta. Il verdetto tra due settimane.
Nella città degli Acaja, come prevedibile, è in vantaggio il candidato del centrodestra Dario Tallone con il 41,5% dei voti. Il leghista se la vedrà al ballottaggio con Paolo Cortese sostenuto, oltre che da tre liste civiche, dal Partito Democratico. Sarà da vedere se l’assessore uscente, fermo al 31,4 potrà contare sul appoggio della collega di giunta Cristina Ballario e del suo 19%. Movimento Cinque Stelle fermo all’8%.
Tra 15 giorni si scoprirà il nome del successore di Davide Sordella, con la certezza che, in politica, la matematica non è una scienza esatta.
L’unica ‘roccaforte’ del centrosinistra, insieme a Cuneo e Bra, resta Saluzzo. Il sindaco uscente Mauro Calderoni ha trionfato una seconda volta con il 54,4% dei voti. Alessandra Piano, nonostante il successo del centrodestra nel Marchesato a europee e regionali non è andata oltre il 40,5%. M5s al palo anche a Saluzzo con il 5,2%. Calderoni incassa il successo elettorale dopo il miglioramento della gestione dei flussi dei lavoratori stagionali della frutta.
Il sogno del centrodestra è prendere Fossano e Bra, per avere la 'maggioranza' delle sette sorelle. Per scoprire se ce la farà non resta che attendere. Comunque finirà un dato è certo: il centrosinistra non ha più l'egemonia sui comuni più importanti della Granda.
Samuele Mattio
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