Confermata la ‘staffetta’ alla presidenza del Consiglio comunale di Cuneo
A metà mandato il democratico Pittari lascia il posto al ‘solidale’ Spedale. L’addio dei Moderati alla maggioranza non scombina i piani della giunta BorgnaPacta sunt servanda, dicevano i nostri antenati romani: l’avvicendamento di metà mandato alla presidenza del Consiglio comunale di Cuneo è cosa fatta, come da accordi, con il passaggio di consegne tra il piddino Antonino Pittari e l’esponente di Cuneo Solidale Democratica Alessandro Spedale.
Malgrado gli scossoni che hanno agitato la maggioranza nei giorni scorsi, con l’uscita dei Moderati dalla coalizione che sostiene la giunta di Federico Borgna, il patto sancito all’inizio della legislatura trova ora il suo compimento. Pittari, oltre a formulare gli auguri di rito al successore, lascia l’incarico ringraziando per la fattiva collaborazione “il sindaco, la giunta e i dipendenti comunali, nonché i consiglieri comunali il cui lavoro e la cui dedizione ho avuto modo di apprezzare. Non posso dirlo di tutti - chiosa con una nota polemica - perché qualche screzio c’è stato”.
Il riferimento non troppo velato è alle contese al vetriolo che più volte l’hanno opposto allo storico animatore dell’opposizione di destra Beppe Lauria, il quale dal canto suo non ha perso l’occasione per ‘pungere’ il rivale: “Non posso dire che mi dispiace perché mentirei” ha esordito il consigliere, scusandosi tuttavia per le occasionali irriverenze e riconoscendo a Pittari di aver svolto il suo ruolo “con onestà intellettuale così come con onestà oggi mantiene una parola data”. Sullo sfondo, però, c’è la questione politica: “Prendiamo atto che qualche giorno fa un pezzo di maggioranza si è staccato ed è diventato minoranza. Il sindaco ha vinto mettendo assieme i Moderati, gli ex forzisti, i costiani: il fatto che la maggioranza perda un pezzo non è un dato secondario stante la sua scarsa coesione”.
Chiamato in causa, il primo cittadino Federico Borgna ha schivato la ‘mina’ rispondendo con parole di circostanza: “Riconosco ad Alberto Coggiola, capogruppo dei Moderati, onestà intellettuale e passione civile, malgrado le divergenze di cui del resto si è letto sui giornali in un confronto tenutosi sempre alla luce del sole”. Il sindaco ha aggiunto di rispettare la scelta del gruppo legittimato a suo tempo col voto di oltre mille concittadini e ha puntualizzato “non spetta a me illustrarne le ragioni”.
Il voto, a scrutinio segreto, ha confermato la scelta con 17 voti per Spedale su 29 votanti.
Andrea Cascioli
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