Conte fa il bis, Cuneo e il Piemonte restano ancora a bocca asciutta?
Il nostro territorio rischia di non avere rappresentanti tra i ministri del nuovo esecutivo. Qualche chances per la borgarina Chiara Gribaudo al LavoroMentre 'l'avvocato del popolo', Giuseppe Conte, si appresta a fare il bis alla guida del governo appoggiato da una nuova maggioranza, c’è chi alla tavola dell’esecutivo rischia di stare a bocca asciutta. Stando ai rumors provenienti da Roma nel nuovo governo giallorosso non ci saranno ministri piemontesi e tantomeno della provincia di Cuneo. Tra file del centrodestra c’è già chi grida al riaprirsi della ‘questione settentrionale’. Pur senza isterismi, se le indiscrezioni venissero confermate, è evidente che un problema di rappresentanza di una delle regioni più importanti per l’economia del paese si porrebbe eccome.
La trattativa sui nomi dei ministri è ancora in alto mare ed è probabile che bisognerà attendere ancora per sapere qualcosa di più concreto e
poter fare analisi in merito. Ieric sono partiti gli incontri del presidente incaricato con i partiti e solo nei prossimi giorni Conte, dopo aver ricevuto l’incarico da Sergio Mattarella, tornerà al Quirinale per sciogliere le riserve e proporre la sua lista di ministri. Rousseau permettendo.
Tra i parlamentari della provincia di Cuneo la figura più accreditata per ricoprire un incarico, seppur di secondo piano, nel Conte bis è la deputata di Borgo San Dalmazzo Chiara Gribaudo. Secondo i bene informati la democratica sarebbe in pole position per un ruolo al ministero del Lavoro. La sua esperienza nella relativa commissione parlamentare e il pregresso incarico come responsabile della medesima tematica nella segreteria PD guidata da Maurizio Martina ne fanno un profilo quantomeno papabile. Cionondimeno va considerata ancora una volta la fase preliminare della trattativa. La questione delle ‘quote rosa’ posta dal segretario dem Nicola Zingaretti lascia aperte molte porte e anche la speranza di ambire a qualcosa in più, ma siamo davvero alle chiacchiere da bar.
Nell’ipotesi in cui la Gribaudo entrasse nell’esecutivo, quasi certamente non troverà il suo ‘nemico’ Danilo Toninelli. Nei mesi scorsi la parlamentare borgarina ha effettuato un pressing asfissiante sul titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pestando il piede soprattutto sull’Asti-Cuneo. A quanto sembra lo scranno di piazzale di Porta Pia resterà in casa Cinque Stelle, ma a prendere il posto del gaffeur Toninelli sarà, con ogni probabilità, l'attuale capogruppo pentastellato al Senato Stefano Patuanelli. Le garanzie offerte dal premier in occasione della sua visita a Cuneo dovrebbero fungere da assicurazione sul fatto che le tempistiche non vadano oltre il necessario tempo tecnico, questo a meno che tra le due forze di governo non si inneschi un nuovo conflitto su un eventuale ritorno alla soluzione proposta a suo tempo da Graziano Delrio, più gradita ai democratici.
Un anno fa si discuteva della possibilità di vedere la deputata grillina Fabiana Dadone sottosegretario al ministero dell’Interno. L’indiscrezione giunse addirittura sulle colonne del Corriere della Sera, ma in seguito non se ne fece nulla. Chissà che un iniziale silenzio non favorisca invece la parlamentare monregalese. Outsider il senatore dem Mino Taricco, già deputato e assessore regionale all’Agricoltura, ma il tourbillon di questi giorni non consente di escludere nemmeno il più improbabile degli scenari.
Samuele Mattio
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