Cuneo, centrodestra ancora in cerca di un candidato. I “menardiani” suonano la carica
Parla Laura Menardi, oggi consigliera comunale di minoranza con Grande Cuneo: “Alla giunta Borgna manca programmazione, come sarà la città tra vent’anni?”Candidato sindaco cercasi. Il centrodestra sta faticando a trovare un nome credibile che possa guidare la coalizione alle prossime elezioni amministrative di Cuneo. I coordinatori delle liste continuano a lavorare sotto traccia, ma manca l’elemento di raccordo. Tra i più attivi nel prepararsi all’appuntamento con le urne c’è la consigliera comunale di minoranza Laura Menardi, referente di Grande Cuneo. Il gruppo fondato dall’ex senatore e sindaco di Cuneo Beppe Menardi è una delle colonne del centrodestra e mentre i partiti traccheggiano, l’architetto cuneese sembra avere le idee chiare e sta lavorando alla formazione della lista. I nomi? “Ci saranno molti di coloro che si erano già presentati alle elezioni del 2017, ma anche volti nuovi - assicura -. Siamo elaborando anche il programma, che rispecchierà i temi e le battaglie portate avanti in questi cinque anni all’opposizione”. I riferimenti? “Siamo un gruppo di persone libere e liberali, non schierate su idee di partito. Portiamo avanti valori che non vediamo nelle altre formazioni”.
Poi la Menardi traccia un bilancio di questi cinque anni nel parlamentino di via Roma: “Per me è stata un’esperienza positiva - osserva -. Ho iniziato impacciata, ma poi ho preso confidenza e molti dei temi che ho affrontato negli anni oggi sono oggetto della campagna elettorale di altri candidati sindaco”.
Secondo la consigliera comunale di minoranza l’esigenza di tenere unita l’alleanza di centrodestra e proporre una candidatura alternativa è figlia dell’operato della giunta di Federico Borgna, a suo giudizio non troppo convincente: “Manca un’idea di come sarà la città nel futuro - afferma -. Come ci immaginiamo Cuneo tra vent’anni? In questo mandato si è andati avanti senza programmazione e senza un coordinamento generale”. I temi più spinosi? “Il parcheggio sotterraneo in piazza Europa è un chiaro esempio”. “Inoltre - continua -, mancano i collegamenti stradali con il resto della provincia e sono molte problematiche irrisolte, dal contrasto alla grande distribuzione organizzata al calo delle nascite. Se non ci interroghiamo su questi temi rischiamo che nei prossimi anni Cuneo diventi una città dormitorio”. Eppure non tutto è da buttare: “Bisogna essere intellettualmente onesti, l’amministrazione ha fatto anche delle cose buone: dalle piste ciclabili al parco Parri, ma in questo caso stiamo parlando di un progetto che aveva già pensato Beppe Menardi quando era sindaco”.
Samuele Mattio
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