Cuneo, Fratelli d’Italia manda segnali al Centro: “Pronti a includere le civiche di maggioranza”
Il congresso cittadino conferma Denis Scotti, Boselli ospite d’onore. Tutti concordi sulla necessità di alleanze ampie alle comunali: “Da soli non ce la facciamo”Dalla fiamma tricolore si alzano segnali di fumo, diretti, nello specifico, alle liste civiche nella maggioranza che sostiene Patrizia Manassero. Se n’è parlato a più riprese nel corso del congresso di circolo che questa mattina ha riconfermato il presidente uscente Denis Scotti, insieme a un coordinamento formato da Giovanni Milano, Noemi Mallone, Maria Grazia Montalbano e Ivanoe Lai nonché dai due membri designati dal presidente, ovvero Massimo Garnero e Sagjonevo Kulari.
Nessuna incognita in questo come negli altri congressi, dove non si è registrata alcuna contrapposizione fra candidati rivali. L’unica sorpresa alla fine è arrivata da Fossano: nella sola città tra le sette sorelle amministrata dal centrodestra, l’assise è saltata per mancanza di iscritti.
A Cuneo, nella sede inaugurata solo lo scorso anno in via XX Settembre, il congresso si è risolto in meno di un’ora con una passerella di eletti: al tavolo di presidenza c’era la presidente del circolo di Caraglio-Dronero Mara Rebuffatti (anche lei riconfermata, questo pomeriggio) con il consigliere regionale biellese Davide Zappalà. Nessun “osservatore” dagli altri partiti di centrodestra. È intervenuto invece il capogruppo degli Indipendenti Giancarlo Boselli, portando il suo saluto.
Proprio a Boselli si è rivolto in primis l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni, con parole di miele: “Nella mia esperienza amministrativa ho visto due uomini fare una grande opposizione. Il primo è Marco Grimaldi, ho dovuto aspettare che andasse in parlamento per vedere la riforma elettorale regionale. L’altro è Boselli. Se oggi l’amministrazione scricchiola - dice all’ex piddino - è perché ci sei tu”. Cortesie per gli ospiti, verrebbe da dire. In realtà la questione è più seria e Bongioanni lo mette in chiaro poco dopo: “Bisogna capire che il centrodestra da solo a Cuneo non ce la fa: ci sono attori nuovi sulla scena, serve una sintesi ampia”.
Si punta a blandire gli Indipendenti, certo, perché il loro 8% farebbe comodo. Ma si guarda anche nel perimetro della maggioranza: “Il gruppo di Centro per Cuneo non è così contento di questa amministrazione” sussurra il presidente provinciale William Casoni. “Non abbiamo mai vinto a Cuneo dal dopoguerra ad oggi, questa volta credo ci possano essere i presupposti” aggiunge l’ex aennino, chiarendo però che in quest’ottica “non dobbiamo più pensare a un centrodestra chiuso ma all’area, non di sinistra, a cui non va bene l’attuale gestione. Lo abbiamo visto anche in passato, i nomi contano: il candidato può essere politico o della società civile, se ci permetterà di vincere”. Un errore da non ripetere? “In passato abbiamo cercato di trovare un sindaco troppo ‘identitario’” dice il federale. Vero fino a un certo punto: il centrodestra in realtà si è votato spesso al “papa straniero”, con magri risultati. Il messaggio ai centristi, comunque, è chiaro: voi ci potete mettere il candidato, noi sceglieremo gli assessori.
Bongioanni annuisce e ripesca un episodio di oltre vent’anni fa: “Con Giordano, all’epoca presidente di Coldiretti, andammo al pelo, in vantaggio al primo turno. Poi perdemmo perché la fondazione iniziò a fare una serie di interventi. Oggi la governance è diversa e anche Fondazione CRC grazie a Dio è dalla nostra parte”. L’assessore ricorda male, sia detto en passant: Angelo Giordano prese il 43% contro il 48% di Alberto Valmaggia che poi lo sconfisse nel ballottaggio del 2002. Il vice designato, ironia della sorte, era il Boselli che oggi i “fratelli” corteggiano.
Questo per quanto attiene alla politique politicienne. Quanto al resto, nessuno fa parola sul tema del giorno, la polemica innescata dal sindaco di Valdieri Guido Giordana riguardo al binomio resistenza-costituzione. Si parla invece di amministrazione, menzionando in particolare due temi: piazza Europa e i parcheggi. “Via Roma si sta desertificando, se la politica dei parcheggi continua a essere questa la gente non avrà più voglia di entrare in città” avverte Scotti, che rivendica ai due eletti in municipio, Noemi Mallone e Massimo Garnero, il merito della battaglia vinta a metà sul viale Angeli: “Continuava a essere chiusa, ma era deserta. Siamo riusciti a farla riaprire parzialmente con i nostri consiglieri”. Da domani, conferma il presidente rientrante, “bisognerà creare un tavolo di lavoro aperto alle liste civiche, anche quelle che non hanno più voglia di governare con la sinistra”.
Forse è un caso, forse no, ma proprio domani (domenica 30), a Fossano, c’è l’assemblea per la costituzione del Patto Civico per la Granda, il rassemblement di Robaldo con il centro che guarda a destra. In prima fila ci saranno anche i rappresentanti di Centro per Cuneo.
Andrea Cascioli

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