Cuneo, il 'bivacco' dei Radicali in via Roma per dire no all'ordinanza firmata dal sindaco Borgna
La disposizione impedisce l'addiaccio in alcune zone della città: ''Una multa per i poveri". E c'è chi tira per la giacca il PD (in maggioranza) che a Pisa è sceso in piazza contro un provvedimento simile“La povertà non si combatte nascondendo i poveri”; “Abolire la miseria? Sì. Abolire i miseri? No”; “Poveri sotto i ponti, PD in vacanza tra mari e monti”.
Sono alcuni dei cartelloni comparsi stasera, venerdì 11 settembre, al flash mob organizzato dai Radicali per protestare contro l’ordinanza antibivacco firmata dal sindaco di Cuneo. Oltre un centinaio di persone si sono trovate davanti al Comune per far sentire la propria voce in opposizione al provvedimento preso dall’amministrazione guidata da Federico Borgna, che impedisce di montare tende o allestire bivacchi di fortuna (ma è vietato anche "sostare con materassi, giacigli, cartoni o sacchi a pelo”).
Per chi trasgredisce le regole il provvedimento è il Daspo urbano, il divieto cioè di accedere in alcune aree della città, una disposizione ispirata al mondo dello sport e che vieta l'accesso agli stadi ai tifosi che infrangono la legge. Tra le aree interdette ci sono gli spazi davanti agli ospedali, la stazione ferroviaria (al centro delle polemiche per gli assembramenti di senzatetto al Movicentro), i luoghi di culto, i cimiteri, le aree monumentali e il centro storico, ma anche i portici e le aree mercatali, gli ingressi dei negozi e i parcheggi. La violazione delle regole comporta anche una sanzione pecuniaria fino a 500 euro: “Una multa per i poveri”, secondo chi stasera è sceso in via Roma a protestare.
“Purtroppo non è il primo atto di questo tipo fatto dall’amministrazione - ha detto Ugo Sturlese, consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni -. Due anni fa era stata emessa un‘ordinanza contro chi chiede l’elemosina, il che, fino a prova contraria, non è reato”. "Stiamo vivendo una situazione penosa e degradante - ha continuato il leader della sinistra cittadina -. Gli ultimi interventi (i servizi di Polizia al Movicentro n.d.r.) hanno spostato il problema lontano dagli occhi della gente ma non lo hanno risolto”.
Nel mirino dei comizianti che si sono succeduti davanti al pubblico disposto a semicerchio all'ombra a palazzo Civico, oltre alle parole del Questore Emanuele Ricifari - chiarite a mezzo stampa e in un incontro con gli stessi esponenti Radicali avvenuto stamattina nel suo ufficio n.d.r. -, che aveva definito ‘banditi’ alcuni dei senzatetto, in quanto gravati da precedenti penali, anche il Partito Democratico di Cuneo. “Questo Sindaco è sorretto da una maggioranza di cui fa parte lo stesso PD sceso in piazza contro l’amministrazione leghista di Pisa guidata da Michele Conti, che nello scorso agosto ha emesso un’ordinanza simile”, ha attaccato Filippo Blengino, referente dei radicali cuneesi, tirando per la giacca gli esponenti locali del partito che conta tre assessori nella Giunta Borgna (la vicesindaco Patrizia Manassero e gli assessori Mauro Mantelli e Domenico Giraudo). A supportarlo, seppur con una lettura diversa, anche Fabio Panero, segretario regionale di Rifondazione Comunista: “Non mi stupisce che una Giunta di centrosinistra applichi il Daspo, idea dell’ex ministro dell’Interno Minniti - ha detto l’ex consigliere comunale guardando i dem ‘da sinistra’ -. In questa ricca città ci sono persone senza una casa, ma ci sono decine di stabili pubblici che non vengono utilizzati”.
“La grande assente è la politica - ha detto Simone Borio, esponente delle Sardine già candidato con Potere al Popolo alle ultime elezioni politiche -, chi deve risolvere la situazione sta in questo palazzo (il Comune n.d.r.). L’amministrazione dovrebbe essere capace di prendere decisioni a lungo termine, consapevole che il problema ci sarà anche nei prossimi anni”.
Dopo un’ora abbondante di interventi, il presidio si è chiuso con la dimostrazione di ‘disobbedienza civile’ di Borio e Blengino che, stese delle coperte per terra, hanno simbolicamente bivaccato per via Roma. Tra gli ultimi a prendere la parola Giulia Marro in rappresentanza di ‘Minerali Clandestini’ - una rete che riunisce una cinquantina di associazioni e gruppi cuneesi che agiscono in nome di valori condivisi -, la quale ha annunciato l’organizzazione di un presidio permanente sotto il Municipio. Oltre al gruppo Cuneo per i Beni Comuni all’iniziativa di protesta organizzata dai Radicali hanno aderito le sigle Cuneo Possibile, PSI Cuneo, Micò, Sinistra Italiana Cuneo, l’associazione ‘Santos-Milani’ e il Tavolo delle Associazioni del Cuneese.
Samuele Mattio
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