Cuneo: la maggioranza si divide… sulla movida
Il Pd si smarca dai controlli della municipale con un comunicato diffuso sabato notte, ma a prescindere dalle 'fratture' politiche la situazione va risolta
Tutto si può dire del Partito Democratico cuneese, tranne che non sia affezionato alla movida nel capoluogo. A testimoniarlo c’è un comunicato stampa inviato alle 00.51 di sabato 30 giugno. Un orario quantomeno inconsueto per diramare una nota, arrivata dopo l’esecuzione di alcuni controlli della Polizia Municipale che hanno costretto il gestore della Birrovia a interrompere un concerto in corso del dehor del suo locale per spostarlo all’interno. Evidentemente la notizia del controllo ha mandato fuori dai gangheri il gruppo consiliare democratico, che già nel Consiglio comunale di aprile, aveva (giustamente n.d.r.) sollevato il problema di un regolamento di Polizia Locale troppo stringente (risalente al 1999), proprio a causa del divieto di ‘collocazione di apparecchi sonori all’esterno dei locali di pubblico e spettacolo, pubblico trattenimento e pubblici esercizi in genere, ovvero in cortili, giardini ed altre aree aperte annesse ai locali medesimi’. E che vieta anche ‘la diffusione di musiche e suoni udibili da chi si trova all’esterno di attività predette’. In prosa significa che non è permesso mettere musica all’esterno di un locale, salvo che questi non abbia ottenuto una deroga dal Comune di Cuneo.
Per la cronaca oltre al locale sito alle basse di Gesso, sono stati controllati altri tre esercizi, ma in ogni caso il fatto che non si possa organizzare un concerto all’esterno di un locale (per altro in un luogo piuttosto lontano dall’altipiano) senza prima richiedere una ‘deroga’ al Comune è un chiaro errore normativo che va risolto al più presto. "Si convochi immediatamente il tavolo già operativo in comune e si autorizzi una volta per tutte i locali a utilizzare la musica almeno dalle 19 alle 24 così come la legge prevede” ha ribadito il capogruppo Carmelo Noto, segnando una divisione chiara all’interno della maggioranza, paradossalmente più netta ed evidente di quanto quella che era emersa nell’ultimo Consiglio comunale, quando un ordine del giorno sulla rappresentanza del Comune di Cuneo nel Consiglio Generale della Fondazione Crc aveva spaccato le liste che appoggiano il sindaco Borgna, tra chi aveva sostenuto il documento (Centro lista civica e Cuneo Solidale), chi era assente (Moderati), chi si era astenuto (Partito Democratico) e chi aveva votato contro (Crescere Insieme). Fratture della maggioranza a parte, la situazione va chiarita al più presto per non dare adito e nutrimento ai disfattisti del “A Cuneo non c’è mai niente da fare”, in quanto così non è, ma il mettere i bastoni tra le ruote a 'chi fa’ e si prende la briga di organizzare eventi collaterali a quelli più importanti non è certo un buon modo di lanciare l’estate cuneese.
Per la cronaca oltre al locale sito alle basse di Gesso, sono stati controllati altri tre esercizi, ma in ogni caso il fatto che non si possa organizzare un concerto all’esterno di un locale (per altro in un luogo piuttosto lontano dall’altipiano) senza prima richiedere una ‘deroga’ al Comune è un chiaro errore normativo che va risolto al più presto. "Si convochi immediatamente il tavolo già operativo in comune e si autorizzi una volta per tutte i locali a utilizzare la musica almeno dalle 19 alle 24 così come la legge prevede” ha ribadito il capogruppo Carmelo Noto, segnando una divisione chiara all’interno della maggioranza, paradossalmente più netta ed evidente di quanto quella che era emersa nell’ultimo Consiglio comunale, quando un ordine del giorno sulla rappresentanza del Comune di Cuneo nel Consiglio Generale della Fondazione Crc aveva spaccato le liste che appoggiano il sindaco Borgna, tra chi aveva sostenuto il documento (Centro lista civica e Cuneo Solidale), chi era assente (Moderati), chi si era astenuto (Partito Democratico) e chi aveva votato contro (Crescere Insieme). Fratture della maggioranza a parte, la situazione va chiarita al più presto per non dare adito e nutrimento ai disfattisti del “A Cuneo non c’è mai niente da fare”, in quanto così non è, ma il mettere i bastoni tra le ruote a 'chi fa’ e si prende la briga di organizzare eventi collaterali a quelli più importanti non è certo un buon modo di lanciare l’estate cuneese.
s.m.
CUNEO cuneo - Concerto - musica - Partito Democratico - Consiglio comunale - Movida - Maggioranza - Divisioni