"Cuneo Possibile fa di tutta l’erba un fascio (letteralmente)"
Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di un lettore dopo il comunicato diffuso nei giorni scorsi dal movimentoRiceviamo e pubblichiamo.
Ho letto il comunicato di Cuneo Possibile e l’ho trovato quantomeno fazioso. Se fosse stato rilasciato in vista del primo turno si sarebbe potuto giustificare come pubblicità per i propri candidati, sfruttando la rivalità antitetica con Fratelli d’Italia. Ma poiché il primo turno è archiviato, e per le liste non si vota più, lo trovo un po’ fuori luogo. In primis, visto che si parla del ruolo delle donne in politica, avrebbero potuto fare un plauso ai rivali e diretti interpellati, poiché il candidato consigliere più votato della loro lista è una donna (situazione simile anche nelle altre liste che appoggiano Civallero, tra l’altro). Nella lista a cui partecipavano loro, la donna con più voti è arrivata quinta. Forse anche i loro elettori sanno riconoscere i meriti delle persone senza prima guardare il loro sesso, e spero che sappiano farlo anche in questo secondo turno, riconoscendo chi tra i due candidati è “fan del cemento” (parole prese dal comunicato a cui mi riferisco) per quanto riguarda Piazza Europa. E che quindi sappiano prendere con le pinze questo comunicato che invita a votare contro qualcuno, ricordando inoltre che si può onorare il dovere civico di andare a votare senza necessariamente barrare un simbolo.
E infine, spero che un giorno si smetta di usare la Resistenza per fare propaganda politica. Parlare di neofascismo in una realtà come Cuneo significa voler simulare un’inutile lotta tra tifoserie, soltanto per il fatto che il candidato di centrodestra presentava la fiamma tricolore sui manifesti. Si sa, se portano voti i simboli vengono sfoggiati. Ma ciò non renderà Cuneo un feudo della Meloni, anzi: sono sicuro che lontani dalle elezioni i politici a Roma non considereranno la nostra città. Quindi guardiamo oltre i simboli prima di affibbiare certe ideologie ai candidati. In politica si deve cercare il compromesso, e a livello locale ci si unisce principalmente per perseguire dei fini comuni: non è detto che l’appartenenza a una o l’altra coalizione significhi credere negli stessi valori.
Luca Ribero
Redazione
CUNEO possibile