Fratelli d’Italia sopra il 30% nella Granda. Il centrodestra rifà l’“en plein” nei collegi
La coalizione passa il 50% e rielegge Ciaburro (FdI) alla Camera e Bergesio (Lega) in Senato. Più che dimezzati i consensi leghisti, giù Pd e M5SÈ andato tutto secondo le previsioni nei collegi della Granda di Camera e Senato, dove il centrodestra riafferma la propria schiacciante supremazia. Unica novità rispetto al 2018 è che questa volta la coalizione guadagna la maggioranza assoluta, passando l’asticella del 50%.
In termini di consensi Fratelli d’Italia domina con percentuali superiori alla media nazionale, attestata al momento al 26,29%. Nella Granda i meloniani sfondano il tetto del 30%, arrivando al 31,49% nel collegio Cuneo-Mondovì-Saluzzo: un’impresa che non era riuscita nemmeno alla Lega nel 2018. Il Carroccio stavolta lascia per strada più di metà dei voti attestandosi al 12,6% (alle scorse elezioni arrivò al 27% sul collegio cuneese della Camera e al 28% in quello albese e al Senato). Il 17% del Pd è in linea con il dato del 2018, mentre il Movimento 5 Stelle precipita dal precedente 22% al 6%. Non passa la soglia psicologica del 10% Azione-Italia Viva, in quella Granda che - causa la presenza di Enrico Costa - era considerata uno dei “feudi” calendiani: il terzo polo oscilla tra l’8% e il 9%. Forza Italia si ferma all’8,7% (aveva il 13,5%), poco sopra la media nazionale. Fanno bene i partiti minori del centrosinistra, con Più Europa al 4,2% e l’alleanza Verdi-Sinistra Italiana al 3% (solo per questi ultimi, però, la percentuale a livello nazionale passa la soglia del 3% necessaria per eleggere candidati sul plurinominale).
Sorridono quindi i due parlamentari uscenti candidati sull’uninominale: alla Camera nel collegio Cuneo-Mondovì-Saluzzo la deputata e sindaco di Argentera Monica Ciaburro di Fratelli d’Italia è rieletta con il 53,39% delle preferenze. Staccato di quasi trenta punti il giovane segretario monregalese del Partito Democratico, Luca Pione: il suo 24,96% supera di poco il 24,05% a cui si fermò nel 2018 l’allora viceministro Andrea Olivero. Al terzo posto il vicesegretario nazionale di Azione ed ex ministro Enrico Costa, con il 9,81%, seguito dalla candidata del Movimento 5 Stelle Rosina Serratore al 6,46%. Ancora a seguire Paolo Radosta di ItalExit (2,51%), Federico Musso di Italia Sovrana e Popolare (1,57%) e il consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni Nello Fierro, candidato con Unione Popolare (1,31%).
Tutto deciso anche nell’altro collegio della Camera, quello comprendente le Langhe e il Roero, che per effetto del taglio dei parlamentari è stato accorpato ad Asti. Qui è proprio un astigiano di Fratelli d’Italia, l’assessore in carica Marcello Coppo, a guadagnare l’accesso a Montecitorio col 53,08% dei voti. Andrea Ghignone del centrosinistra è al 24,55%, Barbara Baino di Azione-Italia Viva all’8,78%, Massimo Cerutti del Movimento 5 Stelle all’8,31%, Elena Bobbio di ItalExit al 2,62%, Gerarda Monaco di Italia Sovrana e Popolare all’1,57%, Lorenza Ameglio di Unione Popolare all’1,09%.
Definitivo pure il risultato del Senato dove Giorgio Maria Bergesio, segretario provinciale del Carroccio, ottiene il 51,73%. La principale sfidante è l’assessore saluzzese e leader regionale di Sinistra Italiana Fiammetta Rosso che totalizza il 25,59% dei consensi. Terza piazza per Vincenzo Pellegrino, consigliere comunale a Cuneo con il Centro e portabandiera di Azione: ha l’8,93%. Roberto Falcone del Movimento 5 Stelle (ex sindaco di Venaria Reale) ottiene il 7,59%, seguono Davide Gallo di ItalExit (2,33%), Sonia Grieco di Italia Sovrana e Popolare (1,29%), Michele Baracco di Unione Popolare (1,24%), Alessandro Guastella di Vita (0,90%), Loredana Ninetti di Alternativa per l’Italia (0,28%) e Giovanni Frezzato con Noi di Centro (0,12%).
Redazione
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