Gribaudo e Valle escono cardinali: il Pd candida Gianna Pentenero in Regione
Scongiurato lo scontro tra mozioni, la spunta l’assessore torinese che piace anche a Schlein. La deputata di Borgo e il consigliere regionale fanno “un passo di lato”Il Pd del Piemonte ha trovato in extremis l’unità sul nome del candidato presidente alle prossime regionali: è Gianna Pentenero.
Sessant’anni il prossimo giugno, conta una lunga esperienza in ambito politico e una formazione universitaria da educatrice, la professione che Pentenero svolge al di fuori della politica. Attualmente è assessore del Comune di Torino a Lavoro, attività produttive, Polizia Municipale e politiche per la sicurezza, sistemi informativi, area metropolitana, coordinamento politiche per la multiculturalità. Sindaca di Casalborgone (Torino) dai primi anni Novanta a inizio Duemila, era stata eletta in Regione nel 2005 e aveva lavorato come assessore all’Istruzione e alla formazione professionale nella giunta Bresso. Rieletta per altri due mandati - 2010 e 2014 - nel Consiglio Regionale, aveva ricevuto nuovamente l’incarico di assessore a Istruzione, lavoro e formazione professionale, in quel caso nella giunta Chiamparino. Anche lei, come Chiara Gribaudo, ha sostenuto alle ultime primarie la mozione di Elly Schlein.
“Siamo arrivati a questa assemblea con due mozioni - ha affermato il segretario regionale Domenico Rossi, chiudendo la sua relazione - ma è maturato in queste ore uno scenario unitario che vede la disponibilità di Chiara Gribaudo e Daniele Valle non tanto di fare un passo indietro, questo non lo chiederei mai, ma a fare un passo di lato. E questo è stato fatto anche grazie alla disponibilità di una persona, Gianna Pentenero, a candidarsi alla presidenza del Piemonte alla prossime regionali”.
“Ringrazio Valle e Gribaudo, perché non hanno mai giocato una partita individuale, ma hanno lavorato per unire. Il lavoro che hanno fatto è stato serio, importante e mirato a costruire: se così non fosse, io ora non sarei qui”. Questo l'esordio all’assemblea regionale del Pd della candidata presidente “a sorpresa”, il cui nome ha ricompattato il partito in Piemonte scongiurando la conta. “Da questo momento - ha affermato Pentenero - ci attende un lavoro duro e complesso. Vorrei costruissimo questo percorso velocemente e tutti insieme, nella consapevolezza che ce la si può fare: nulla è impossibile”. Nel suo breve intervento, Pentenero ha ricordato di avere “già servito questa Regione con due grandi presidenti, Mercedes Bresso e Sergio Chiamparino, e la città di Torino con il sindaco Stefano Lo Russo”. “In una situazione completamente diversa dall'attuale - ha rimarcato la neocandidata - abbiamo lavorato molto e molto costruito”.
Redazione
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