Il governo si farà perché i parlamentari non vogliono perdere la poltrona?
Un caustico Crosetto ha sentenziato: 'Da oggi l'ipotesi del ritorno al voto si allontana: a centinaia di neo eletti è arrivato il bonifico della Camera'
"Da oggi l’ipotesi di un ritorno al voto si allontana: a centinaia di neo eletti è arrivato il bonifico della Camera e, suppongo, del Senato. Per molti si tratta del primo bonifico di uno stipendio o di un reddito, nella vita”. Detta così sembrerebbe la classica frase da bar Sport, pronunciata da qualche avventore deluso dalla politica, uno che nella vita ha provato a votare tutti i partiti, senza trovare qualcuno che rispondesse davvero. Invece no. La frase in questione ha tutto un altro peso in quanto è stata scritta (su Twitter) dal caustico deputato di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, soprannominato il ‘Gigante di Marene’. Detta così, sembrerebbe un velato attacco al Movimento Cinque Stelle, accusato a più riprese dagli esponenti del centrodestra di avere tra le sue fila candidati “che non hanno mai lavorato”.
Indipendentemente dal fatto che Crosetto volesse colpire o meno i parlamentari pentastellati (e non è escluso che non fosse nelle sue intenzioni, in quanto molti esponenti del M5S sono alla seconda legislatura), una frase di questo tenore pronunciata da un politico di così lungo corso non può annegare nel mare magnum senza prima essere commentata. Le difficoltà nella formazione di un nuovo governo non sono una novità, anzi, pare che la telenovela andrà avanti ancora per un po’ e l’affermazione di Crosetto non sembra buttata lì per caso. Tutto si può dire dell’ex sottosegretario alla Difesa tranne che non abbia una riconosciuta lungimiranza nel prevedere le trame politiche del Bel Paese. Pasciuto del consenso ottenuto dal partito da lui fondato, il deputato cuneese ha allontanato l’ipotesi del voto, attribuendo il motivo della formazione di un eventuale governo non alla ‘ragion di stato’ o ad un senso di responsabilità superiore, ma al più veniale attaccamento alla poltrona (e nel caso al lauto stipendio). Ci sarà da credergli? Per l’ennesima volta ad avere l’ultima parola sarà il tempo, ma se così fosse… dovremo chiedere scusa a quelli del bar Sport.
Indipendentemente dal fatto che Crosetto volesse colpire o meno i parlamentari pentastellati (e non è escluso che non fosse nelle sue intenzioni, in quanto molti esponenti del M5S sono alla seconda legislatura), una frase di questo tenore pronunciata da un politico di così lungo corso non può annegare nel mare magnum senza prima essere commentata. Le difficoltà nella formazione di un nuovo governo non sono una novità, anzi, pare che la telenovela andrà avanti ancora per un po’ e l’affermazione di Crosetto non sembra buttata lì per caso. Tutto si può dire dell’ex sottosegretario alla Difesa tranne che non abbia una riconosciuta lungimiranza nel prevedere le trame politiche del Bel Paese. Pasciuto del consenso ottenuto dal partito da lui fondato, il deputato cuneese ha allontanato l’ipotesi del voto, attribuendo il motivo della formazione di un eventuale governo non alla ‘ragion di stato’ o ad un senso di responsabilità superiore, ma al più veniale attaccamento alla poltrona (e nel caso al lauto stipendio). Ci sarà da credergli? Per l’ennesima volta ad avere l’ultima parola sarà il tempo, ma se così fosse… dovremo chiedere scusa a quelli del bar Sport.
Samuele Mattio
CUNEO politica - Senato - Camera - parlamentari - Guido Crosetto - Governo - Gigante di Marene