Il rammarico di +Europa per il mancato approdo in Parlamento: "La legge elettorale ha meccanismi demenziali"
Flavio Martino, capolista alla Camera nel Cuneese, rivendica i risultati ottenuti e accusa l'ex alleato Carlo Calenda: "Ha aiutato la destra"“Il rammarico nel non aver raggiunto per una manciata di voti la soglia del 3% a livello nazionale per la lista +Europa con Emma Bonino è grande”. Così in una nota il coordinatore di +Europa Granda e capolista alla Camera dei deputati Flavio Martino.
Continua Martino: “Con il 5,6% nella città di Cuneo, il 4,3% in provincia e quasi il 3,5 % in tutto il collegio poteva anche essere alla portata l'elezione di un esponente del nostro territorio. Purtroppo, la legge dei numeri è impietosa unita ai meccanismi demenziali di questa pessima legge elettorale e dalla ancor più irragionevole riduzione lineare del numero dei parlamentari. L'Italia ha virato a destra grazie anche all'aiuto fattivo del divisivo Carlo Calenda che non ha fatto mancare nessuna delle sue energie perché questa vittoria fosse ancora più netta nella quota uninominale e dopo essere venuto meno alla parola data rompendo di punto in bianco la Federazione con +Europa di Emma Bonino contro la quale si è anche candidato nel collegio uninominale di Roma. Si apre una fase durissima di confronto politico, che ci vedrà ugualmente in prima linea a difendere il progetto europeo, i cardini del PNRR, le bollette degli italiani e la difesa dei diritti sociali e civili”.
“Colgo l'occasione - ha concluso l’esponente di +Europa - per ringraziare tutti i candidati e gli attivisti che con il loro impegno in queste settimane hanno consentito un risultato più che lusinghiero alla nostra lista che sancisce il nostro radicamento e la nostra presenza nella Granda”.
Redazione
CUNEO europa - Flavio Martino