L'intervista a Simone Borio, candidato di Potere al Popolo alla Camera
Il giovane laureato in Comunicazione Pubblica e Politica ha indicato le priorità: 'Abolire Jobs Act e Legge Fornero'Simone Borio, ventiseienne cuneese, è candidato nel listino Uninominale Camera Cuneo 1 (Cuneo, Savigliano, Saluzzo, Racconigi) per Potere al Popolo. Laureato in Comunicazione pubblica e politica, già candidato nella lista civica Cuneo per i Beni Comuni alle scorse comunali del capoluogo, è anche tra gli organizzatori del Campeggio Resistente di Valloriate. Noi di Cuneodice.it lo abbiamo intervistato per capire meglio i programmi del nuovo movimento nato a sinistra di Liberi e Uguali.
Fino a qualche mese fa Potere al Popolo non esisteva. Nonostante ciò avete comunque raccolto un quantitativo importante di firme e vi presenterete alle prossime elezioni in tutti i collegi italiani. Sfiderete delle corazzate che sono certamente più radicate sul territorio.
Non abbiamo ansia da prestazione. Per noi è già un grande risultato raccogliere le firme e mettere insieme diverse realtà sul territorio. Potere al Popolo è nata recentemente, ma mette insieme associazioni, movimenti e partiti storici, facendo da collante. Per questo in due mesi siamo riusciti ad essere in tutti i colleghi.
Durante questa campagna elettorale ci si sta dedicando più al 'gossip della poltica' che ai programmi e alle idee che animano i diversi candidati. Quali sono i punti cardine del vostro programma?
Costituzione e lavoro. Abolire il Jobs Act e la Legge Fornero. A differenza di chi grida all'abolizione della Fornero e sta con chi l'ha votata sappiamo dove andare a reperire i fondi per supportare un provvedimento del genere. In Italia spendiamo cifre folli per gli armamenti, basterebbe non finanziare missioni come quella in Niger ed ecco che i soldi si trovano.
Il lavoro è una priorità perché dà la dignità a una persona. Per noi il lavoro è quello a tempo indeterminato, quindi sì al ripristino dell'articolo 18 e al dare la possibilità alle persone che hanno un lavoro di vivere con quello. Oggi c'è il problema di chi ha sì un lavoro, ma non uno stipendio congruo. Siamo per l'abolizione di stage tirocini, contratti di collaborazione e di tutte quelle forme contrattuali che non permettono di avere un futuro.
Se andaste in parlamento e vi trovaste a votare in merito allo Ius Soli, come vi esprimereste?
Siamo a favore dello Ius Soli. Si tratta di un diritto. Il Partito Democratico non lo ha approvato nella legislatura appena conclusa: è stato un grande tradimento. Quando non riescono a fare qualcosa è sempre colpa di non si sa chi, ma la maggioranza ce l'avevano loro.
Lo Ius soli si lega alla tematica dell'immigrazione. Immagino la vostra posizione vada di conseguenza...
Siamo contrari al decreto Orlando-Minniti che ha segnato la deriva a destra del Partito Democratico. Vogliamo un'accoglienza che funzioni davvero. Italia ed Europa non devono avere barriere, le persone che arrivano qui hanno bisogno di aiuto. Anche noi siamo responsabili di questa situazione in quanto anni addietro siamo andati in Africa per depredare. Ci sono molte pecche nei sistemi di accoglienza che non permettono una buona integrazione. Un problema è anche l'emigrazione. Dobbiamo essere bravi a gestire questo fenomeno strutturale.
Se doveste raggiungere il quorum del 3% è ipotizzabile un'alleanza di Governo con qualcuno?
No. Non vediamo partiti o movimenti con cui ci si possa alleare. Potere al Popolo nasce indipendente.
Nel caso dovesse essere eletto quali sono i temi legati al territorio su cui si concentrerebbe?
Siamo un territorio molto ampio che ha una grande forza nell'agricoltura che è il futuro del nostro paese. Abbiamo un ambiente bellissimo, ma purtroppo vediamo tutti i giorni un aumento della speculazione edilizia. Un altro tema è l'accoglienza dei migranti. Anche qui abbiamo avuto problemi di razzismo, con piccoli centri che hanno rifiutato l'arrivo di richiedenti asilo, senza essere solidali.
Samuele Mattio
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