La Gancia propone un referendum per l'autonomia del Piemonte
Se la legge venisse approvata i piemontesi sarebbero chiamati alle urne come Lombardia e Veneto. Secondo un sondaggio solo il 19,8% voterebbe 'No'
Un referendum per l'autonomia del Piemonte? La Lega Nord ha depositato in Consiglio regionale la proposta di legge attuativa di una consultazione da sottoporre ai cittadini piemontesi sull'autonomia della Regione. Un'ipotesi che, se si tramutasse in realtà, darebbe luogo a una votazione popolare analoga a quella in programma il prossimo 22 ottobre in Lombardia e Veneto. L'iniziativa referendaria vorrebbe verificare se gli elettori desiderano che l'ente Regione “intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse”, pur restando nel quadro dell’unità nazionale.
A proporre il referendum è stata la consigliera regionale del carroccio Gianna Gancia che , contattata telefonicamente da un nostro redattore, ha dichiarato “La Lega Nord è nata con l'idea del federalismo, modello previsto da Cavour e ripreso da Einaudi. Non si tratta di un atto egoistico, ma credo sia fondamentale che in questo momento che il federalismo venga attuato completamente”. L'ex presidente della provincia di Cuneo guarda al futuro e non ha nascosto le mire del Centrodestra a ritornare a governare la Regione, con il piano autonomista in cima all'agenda: “Quando nel 2019 il Piemonte sarà nuovamente governato da noi sarà questo il nostro primo atto, non solo istituzionale e politico, ma di civiltà” .
La Gancia ha anche citato un sondaggio di Euromedia Research di Alessandra Ghisleri, secondo il quale in Piemonte e Liguria il 43% dei cittadini sarebbe a favore dell'autonomia, il 37,2% sarebbe indeciso, mentre solo il 19,8% voterebbe contro. Dati che, se confermati, avvicinerebbero l'ipotesi di una riforma del sistema, distribuendo ulteriori poteri alle regioni.
L'autonomia degli enti locali e l'autodeterminazione dei popoli sono temi molto cari agli esponenti della Lega Nord e la Gancia non fa eccezione, tant'è che nei giorni scorsi la consigliera regionale aveva scomodato addirittura il Papa per evidenziare la situazione della Catalogna (regione spagnola con forti spinte autonomiste che in questi giorni sta vivendo una situazione politica ad altissima tensione n.d.r.): “È davvero importante, per tutti quanti riconoscono il valore del pieno riconoscimento del diritto di autodeterminazione dei popoli, la netta presa di posizione di oltre 400 ecclesiastici catalani che mi rivolgo a Papa Francesco affinché attivi una mediazione con il governo spagnolo affinché venga consentita la celebrazione del referendum indipendentista del 1° ottobre e perché Madrid ponga fine al clima di repressione contro le autorità catalane, che agiscono nel solco di un chiaro mandato popolare”.
Le spinte autonomiste, in Italia e soprattutto in Europa stanno trovando nuova linfa proprio in queste settimane e sono molti gli elementi, politici e non, che fanno pensare che sentiremo ancora parlare del referendum per l'autonomia del Piemonte.
A proporre il referendum è stata la consigliera regionale del carroccio Gianna Gancia che , contattata telefonicamente da un nostro redattore, ha dichiarato “La Lega Nord è nata con l'idea del federalismo, modello previsto da Cavour e ripreso da Einaudi. Non si tratta di un atto egoistico, ma credo sia fondamentale che in questo momento che il federalismo venga attuato completamente”. L'ex presidente della provincia di Cuneo guarda al futuro e non ha nascosto le mire del Centrodestra a ritornare a governare la Regione, con il piano autonomista in cima all'agenda: “Quando nel 2019 il Piemonte sarà nuovamente governato da noi sarà questo il nostro primo atto, non solo istituzionale e politico, ma di civiltà” .
La Gancia ha anche citato un sondaggio di Euromedia Research di Alessandra Ghisleri, secondo il quale in Piemonte e Liguria il 43% dei cittadini sarebbe a favore dell'autonomia, il 37,2% sarebbe indeciso, mentre solo il 19,8% voterebbe contro. Dati che, se confermati, avvicinerebbero l'ipotesi di una riforma del sistema, distribuendo ulteriori poteri alle regioni.
L'autonomia degli enti locali e l'autodeterminazione dei popoli sono temi molto cari agli esponenti della Lega Nord e la Gancia non fa eccezione, tant'è che nei giorni scorsi la consigliera regionale aveva scomodato addirittura il Papa per evidenziare la situazione della Catalogna (regione spagnola con forti spinte autonomiste che in questi giorni sta vivendo una situazione politica ad altissima tensione n.d.r.): “È davvero importante, per tutti quanti riconoscono il valore del pieno riconoscimento del diritto di autodeterminazione dei popoli, la netta presa di posizione di oltre 400 ecclesiastici catalani che mi rivolgo a Papa Francesco affinché attivi una mediazione con il governo spagnolo affinché venga consentita la celebrazione del referendum indipendentista del 1° ottobre e perché Madrid ponga fine al clima di repressione contro le autorità catalane, che agiscono nel solco di un chiaro mandato popolare”.
Le spinte autonomiste, in Italia e soprattutto in Europa stanno trovando nuova linfa proprio in queste settimane e sono molti gli elementi, politici e non, che fanno pensare che sentiremo ancora parlare del referendum per l'autonomia del Piemonte.
s.m.
CUNEO Gianna Gancia - Lega Nord - Referendum per l'autonomia del Piemonte