'Le Olimpiadi a Torino? Costosissime, distruttive e crea-debiti'
Fabio Panero, segretario regionale di Rifondazione Comunista, rivendica la sua contrarietà alla kermesse olimpica invernale fin dal 2006
Nei giorni scorsi, complice un intervento della consigliera regionale Maria Carla Chiapello, il dibattito sulla candidatura di Torino a ospitare le Olimpiadi invernali 2026 è approdato anche in provincia di Cuneo. Dopo la benedizione del padre fondatore del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, anche i pentastellati sembrano favorevoli a ospitare la manifestazione sportiva (seppur con alcuni distinguo), allineandosi alle altre forze poltiche. Nonostante la conversione di Grillo c'è ancora chi dice no, si tratta di Fabio Panero, segretario regionale di Rifondazione Comunista, il quale rivendica con un post su Facebook di essere (da sempre) contrario alla kermesse olimpica: "Nel 2006 fui tra i pochi che scesero in piazza contro le olimpiadi invernali a Torino: costosissime, distruttive per il territorio, hanno lasciato un enorme debito pubblico che le varie amministrazioni comunali, succedutesi nel tempo, compresa l’ultima dei 5 stelle, hanno cercato di ripianare tagliando i servizi pubblici e privatizzando 'a manetta' tutto il privatizzabile. Ora Movimento 5 stelle, PD e Centrodestra tutti insieme appassionatamente rivogliono le Olimpiadi invernali per il 2026". L'ex consigliere comunale di sinistra non perde l'occasione per concludere con una staffilata, citando quel filosofo tedesco molto caro ai suoi compagni: "Come diceva il vecchio Marx, di cui ieri (14 marzo) ricorreva l’anniversario della morte, la storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa"."
s.m.
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